Lavoro, tra precariato e prospettive future: il segretario Landini dialoga con gli studenti ad Agrigento
Il segretario nazionale della Cgil è stato ad Agrigento per ribadire il Sì ai cinque quesiti propositi nel referendum dell'8-9 giugno
In vista del referendum dell’8-9 giugno in materia di disciplina del lavoro e cittadinanza, il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, questa mattina ha fatto tappa ad Agrigento per incontrare studenti e lavoratori presso il Teatro Pirandello. L’incontro è stato occasione per discutere di lavoratori precari, delle difficoltà che i giovani affrontano nell’ingresso nel mercato occupazionale e sulle prospettive di sviluppo di un territorio segnato da ritardi economici e infrastrutturali.
“Con questo referendum cancelliamo leggi sbagliate sulla precarietà, sugli appalti, sui diritti dei lavoratori e questo referendum vuole mettere al centro i diritti delle nuove generazioni che sono costretti ad emigrare fuori dall’Italia per i livelli di precarietà, di bassi salari, di impossibilità di avere una crescita e credo che tutti i cittadini devono andare andare a votare per dire al Governo che è ora di cambiare le politiche del lavoro”, ha detto il segretario nazionale Landini a margine dell’incontro con gli studenti agrigentini. “Il lavoro non lo crei se non crei investi e non crei sviluppo, qui nel Mezzogiorno il livello di precarietà è maggiore rispetto ad altri parti del nostro Paese. Mancano le infrastrutture non solo fisiche materiali ma anche digitali, ed è necessario fare sistema. In questo caso con il referendum andiamo a cambiare le logiche degli ultimi anni, e a pagarne sono le nuove generazioni e il loro futuro”; ha concluso Landini.
L’iniziativa, è stata organizzata dalla CGIL territoriale, guidata dal segretario generale Alfonso Buscemi.