Agrigento

Pasolini e Pound sperduti nel carnet delle festività natalizie

I due attori Maria Grazia Plos e Jacopo Venturiero hanno portato in scena al Teatro Pirandello il profilo poetico e umano di questi due monumenti della letteratura mondiale.

Pubblicato 1 anno fa

Avrebbe meritato ben altra collocazione e comunicazione lo spettacolo “Pasolini ed Ezra Pound” allestito dal teatro Rossetti del Friuli Venezia Giulia.

A fronte di una platea semideserta, fortunatamente interessata e plaudente, i due attori Maria Grazia Plos e Jacopo Venturiero hanno portato in scena al Teatro Pirandello il profilo poetico e umano di questi due monumenti della letteratura mondiale.

Sul grande schermo alle loro spalle scorrono le immagini del documentario Rai  di Vanni Ronzisvalle che ebbe la ventura di filmare l’intervista realizzata da Pier Paolo Pasolini al vecchio vate Ezra. 

In occasione del centenario della nascita di Pasolini,  Leonardo Petrillo ha scritto il testo e diretto la messa in scena dove il gigante poeta emarginato Ezra dialoga col poeta e intellettuale eretico.  Due grandezze letterarie senza  una Chiesa che li potesse “santificare subito” (ma che anzi li ostacolò e li condannò) che si interrogano a vicenda sulla loro buona fede e sulla forza di essere fedeli alle proprie idee. 

Una forza di volontà che costò carissimo ad ambedue.

Ezra dopo la seconda guerra mondiale nel 45 fu preso dai partigiani  a causa delle sue simpatie per il regime fascista e consegnato agli americani che poi lo rinchiusero in una gabbia di neanche “due metri per due” per tre settimane al sole di giorno e al freddo della notte, senza neanche i servizi igienici. Ezra  uscì devastato da quella “Guantanamo ante litteram” e dopo un processo venne rinchiuso in un manicomio.

Visse pienamente gli ultimi anni della sua vita nell’amata Venezia circondato dall’ammirazione e dalla devozione che era dovuta all’autore dei “Cantos”.  Di Pasolini oggi sappiamo che fu ucciso dagli stessi italiani, qualunque sia stata la motivazione.

Ci dispiace oggi notare che il cantore dell’anticonsumismo e della non omologazione sia stato oggi coinvolto nel catalogo consumistico delle festività natalizie. Spettacolo offerto dalla Regione Siciliana, ci comunica il direttore Prestia della Fondazione Teatro Pirandello. Francamente ci vien da dire che il famoso “lavacro” di Fiuggi fu meno incauto e più motivato  di questa annessione, intrufolata tra le feste, dei poeti Pasolini e Pound.

(Foto di Diego Romeo)

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