Perdita d’acqua in via Madonna delle Rocche, Capodici chiede risoluzione problema
La nota della Responsabile provinciale Adiconsum
“Nonostante le diverse segnalazioni e qualche sporadico intervento da parte dei tecnici della società Aica, si assiste puntualmente ogni settimana ad una copiosa perdita d’acqua che fuoriesce dalla strada senza che, ad oggi, si sia posto un rimedio risolutorio a tale gravosa situazione . Tale perdita va avanti da parecchi mesi, causando situazioni di pericolo alla viabilità stradale, essendo la strada molto trafficata , non soltanto dagli abitanti del posto ma anche e soprattutto da tanti studenti ed insegnanti che attraversano la strada per raggiungere scuole ed uffici, quindi ad alto rischio di incidenti stradali, oltre al fatto che si assiste spesso a dei cedimenti strutturali del manto stradale”. Questa la denuncia di Ilenia Capodici Resp. Prov. Adiconsum che chiede un intervento urgente per la copiosa perdita d’acqua all’angolo tra la via mons. A. Ficarra e la via Madonna delle Rocche ad Agrigento. “Non comprendiamo perchè ad oggi il problema della perdita non sia stato risolto. Si parla di emergenza siccità, di crisi idrica , e poi non facciamo nulla per tamponare le innumerovoli perdite d’acqua che insistono nel territorio agrigentino. Perdite che sono in capo alla collettività , in termini di costo. Il paradosso tra i paradossi: noi cittadini paghiamo due volte, l’acqua che riceviamo nelle nostre abitazioni e l’acqua che invece si perde per strada”, continua nella nota Capodici. “Inoltre ricordo a me stessa e non solo, che oltre a pagare quei pochi servizi che riceviamo, paghiamo anche per i disservizi che subiamo. Ma la colpa di tutto questo , di chi è? Della politica ? Delle istituzioni? Del management di Aica che tralaltro paghiamo profumatamente? Perchè il direttore generale, Dott. Claudio Guarneri, il presidente del cda , Dott. Settimio Cantone, il presidente dell’ati Dott. Domenico Gueli non incontrano i rappresentanti delle associazioni dei consumatori ,che da tempo con pec e telefonate, chiedono di conoscere oggi a che punto siamo? In una società “civile” è normale che i cittadini non debbano sapere cosa Aica sta facendo per risolvere gli atavici problemi legati alle perdite idriche, alle continue rotture alle condotte principali, alle sospensioni improvvise dei turni di erogazione dell’acqua, agli allacci abusivi sia alle condotte idriche che a quelle fognarie, al funzionamento dei depuratori, alla potabilità dell’acqua , alla mancata applicazione delle tariffe sociali, per aiutare le famiglie che si trovano in situazioni economiche svantaggiate, all’adeguamento delle utenze da forfetttarie a idrometriche, alla mancata istituzione di una commissione di conciliazione per dirimere le controversie in via extragiudiziale , alla creazione di uno sportello informa utenti , che metta il cittadino nelle condizioni di poter ricevere in modo celere quelle informazioni che gli necessitano. Siamo a quasi tre anni dalla gestione pubblica di un servizio essenziale, da parte di una società consortile, gestita dai sindaci, e non abbiamo ancora colto nessuna differenza “purtroppo” rispetto al passato,” ha concluso la responsabile di Adiconsum.