Agrigento

Sicilia, istituite le Zone economiche speciali: cinque nell’agrigentino

Via libera alle Zone economiche speciali per la Sicilia. Il ministro per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, ha firmato il decreto istitutivo di due Zes nell’Isola: quella occidentale e quella orientale. “Si tratta del passaggio finale di un percorso iniziato nel marzo 2018 con l’istituzione, da parte del governo Musumeci, della Cabina di regia regionale e […]

Pubblicato 4 anni fa

Via libera alle Zone economiche speciali per la Sicilia. Il ministro per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, ha firmato il decreto istitutivo di due Zes nell’Isola: quella occidentale e quella orientale.

“Si tratta del passaggio finale di un percorso iniziato nel marzo 2018 con l’istituzione, da parte del governo Musumeci, della Cabina di regia regionale e terminato nell’agosto 2019, quando e’ stata completata l’identificazione e la delimitazione della due Zes, con la redazione dei rispettivi Piani strategici”, spiega una nota di Palazzo d’Orleans. La Zona economica speciale della Sicilia occidentale ha avuto assegnato il 35 per cento della superficie Zes e quella della Sicilia orientale il 65 per cento. 

Nella Zes della Sicilia occidentale ricadono le zone di Aragona-Favara, Calatafimi, Caltanissetta, Caltavuturo, Campofelice di Rocella, Carini con l’area Rimed, Cinisi, Custonaci, Gibellina, il porto di Licata, Marsala, l’aeroporto di Birgi, Mazara del Vallo, Misilmeri, il porto e il retroporto di Palermo (a cui si aggiungono le aree di Brancaccio, Partanna-Mondello e dell’Arenella), Palma di Montechiaro, Partinico, Porto Empedocle (con il porto e il retro-porto), Ravanusa, Salemi, Serradifalco, Termini Imerese (con il suo agglomerato industriale e il porto), Trapani (con il porto, il retro-porto, l’agglomerato industriale e l’area logistica).

Per la Zes Sicilia orientale sono state inserite le aree di Acireale, Augusta, Avola, Belpasso, Caltagirone, Carlentini, Catania (con il porto e il retro-porto), l’aeroporto di Comiso, Enna Dittaino, Floridia, Francofonte, Gela (compresa l’area di riconversione), Melilli, Messina (con il porto cittadino e quello di Larderia), Milazzo (con porto, retroporto e agglomerato industriale), Militello Val di Catania, Mineo, Niscemi, Pachino, Palazzolo Acreide, Paternò, il porto e il retroporto di Pozzallo, Priolo Gargallo, Ragusa, Rosolini, Scordia, Siracusa con la zona industriale, quella di Santa Teresa e della strada statale 124, Solarino, Tremestieri, Troina, Villafranca Tirrena, Vittoria e Vizzini.

 “Esprimo soddisfazione per l’attesa firma a Roma del decreto che istituisce le due Zes in Sicilia”. Cosi’ in una nota il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. “È l’epilogo di un laborioso lavoro portato avanti negli ultimi due anni dal mio governo, attraverso gli assessorati per le Attivita’ produttive e per l’Economia, in collaborazione con le Autorita’ portuali e le organizzazioni di categoria – prosegue -. Si passa adesso alla fase operativa che dovra’ rendere concreta questa straordinaria opportunita’ per le imprese che ricadono nel territorio delimitato. Nei prossimi giorni presenteremo un disegno di legge per concedere il credito d’imposta aggiuntivo a chi verra’ a investire nelle nostre due Zes. Con il ministro Provenzano definiremo presto il crono-programma affinche’ si possa passare dalla pianificazione alla attivita’ di sostegno”.

Per l’assessore regionale alle Attivita’ produttive, Mimmo Turano, “l’approvazione delle Zone economiche speciali siciliane rappresenta certamente un momento di svolta per l’economia e il mondo produttivo siciliano. Con le Zes – conclude – abbiamo uno strumento in piu’ per superare l’attuale momento di crisi determinato dalla pandemia da coronavirus, ma anche i ritardi nello sviluppo che questa terra ha accumulato con anni di approssimazione e assenza di strategie”.

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