Agrigento

Tangenti, Di Giovanni non risponde al Gip

Ha già proclamato la sua innocenza e preannunciato di voler rendere interrogatorio davanti ai pubblici ministeri

Pubblicato 2 settimane fa

E’ stato interrogato stamani a Palermo dal Gip del locale Tribunale Elisabetta Stampacchia, Gaetano Di Giovanni, comandante della Polizia locale di Agrigento, già a capo del gabinetto del sindaco, arrestato ieri dai Carabinieri di Partinico nel contesto di un’operazione su malaffare, tangenti e imbrogli che ha coinvolto altre 11 persone e raggiunte da misura cautelare.

L’alto dirigente del comune di Agrigento (da stamani sospeso da tutti gli incarichi) assistito dai suoi legali di fiducia Pietro Maragliano e Marcello Montalbano, ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere, pur avendo già proclamato la sua innocenza rispetto alle accuse mosse, spiegandone anche le ragioni. Non un mutismo assoluto ma scelta processuale ben definita: conoscere esattamente la portata delle ipotesi di reato contestate per potersi difendere al meglio. Ha già preannunciato di voler rendere interrogatorio davanti ai pubblici ministeri procedenti. Nell’attesa di questi preannunciati eventi giudiziari, i difensori dell’indagato stanno procedendo  nel chiudere la scarcerazione del loro assistito ovvero ricorrere eventualmente avanti il Tribunale del Riesame.

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