Agrigento

Teatro della Posta Vecchia, proiezione di un documentario a sostegno dell’Ucraina

Verrà proiettato il documentario di Evgeny Afineevsky dal titolo “Winter on Fire: Ukraine's Fight for Freedom”

Pubblicato 2 anni fa

Al Teatro della Posta Vecchia, sara proiettato, su iniziativa dell’Accademia di Belle Arti di Agrigento lo straordinario documentario di Evgeny Afineevsky dal titolo “Winter on Fire: Ukraine’s Fight for Freedom”.

Durante l’evento, che si svolgerà domenica 6 marzo alle ore 18:00 con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, interverrà Beniamino Biondi, con la partecipazione di Marta Rak, studentessa ucraina dell’Accademia di Belle Arti di Agrigento.

È il novembre del 2013, l’Ucraina è ufficialmente indipendente da più di vent’anni, ma, mentre i cittadini guardano a Ovest e a un accordo di libero scambio con l’Unione Europea, il premier Janukovyc guarda a Oriente, a un prestito economico dalla Russia. Quando la firma dell’accordo con l’UE salta, annullando la più cruciale delle promesse elettorali, la popolazione di Kiev scende in piazza Maidan (già teatro della cosiddetta rivoluzione arancione del 2004). Un messaggio su Facebook e in poche ore i manifestanti divengono centinaia, poi migliaia, decine e centinaia di migliaia, in ansia per il futuro dell’economia. Winter on Fire racconta quei novantatré giorni, a cavallo del Capodanno, in cui una generazione cresciuta libera ha lottato strenuamente per rimanere tale, per scongiurare l’avvento di uno stato di polizia, per affermare il diritto a destituire un governante sulla base dello stesso patto democratico che ha portato alla sua nomina
È un racconto che comincia con il diritto, prosegue con la resistenza e finisce col (primo) sangue. Il racconto dei giorni che hanno sconvolto l’Ucraina e che, afferma tacitamente il montato, dovrebbero sconvolgere altrettanto chi assiste a quella cronaca, per quanto al sicuro, dall’altra parte dello schermo. Ed è quello che succede, non si può certo restare indifferenti di fronte all’escalation del faccia a faccia tra la moltitudine di ucraini di diverse età, lingue e religioni, da una parte, e le forze dell’ordine dall’altra, e all’assassinio di massa da parte di quest’ultime dei compatrioti disarmati. Afineevsky, che è un regista solido ed esperto, sa quello che vuol fare: nessuna analisi politica, nessuna ricapitolazione storica, solo raccontare il momento, la sua energia, rigorosamente dall’interno e da una parte della barricata.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *