Agrigento

Tradizione e innovazione, come Agrigento può vincere la sfida di essere Capitale Italiana della Cultura 2025

Si tratta di un riconoscimento a una terra che ha una storia da far invidia in tutto il mondo.

Pubblicato 11 mesi fa

Agrigento sarà la Capitale Italiana della Cultura 2025. Può sembrare poco ma in realtà non lo è visto che la città siciliana ha dovuto battere la concorrenza di città molto più attrezzate, tra cui Assisi, Orvieto e Bagnoregio. Si tratta di un riconoscimento a una terra che ha una storia da far invidia in tutto il mondo.

Adesso, però, tocca a cittadini e istituzioni non sprecare questa occasione e far sì che l’innovazione – con tutti gli interventi che dovranno essere fatti – non vada a cozzare con l’innovazione e con ciò che Agrigento può offrire dal punto di vista storico e culturale.

Ecco, quindi, qualche suggerimento da seguire per sfruttare al meglio questa situazione!

Investire nei servizi, senza perdere la storia

Uno dei rischi che si sono paventati con l’assegnazione ad Agrigento di Capitale Italiana della Cultura 2025 è che la ‘rincorsa’ al moderno, all’offrire servizi per la cittadinanza possa far ‘cancellare’ pezzi di storia. In altre parole, c’è il rischio che nella costruzione di strade, percorsi e tutto che ne consegue per offrire almeno il minimo sindacale ai turisti, possano essere distrutti resti storici, trasformato il cuore vivo.

Eppure, in tutti i settori, anche quelli innovativi, non si è mai perso di vista la tradizione. Anche in quei mercati dove l’online sta vincendo la sua sfida rispetto ai negozi fisici, come quello delle scommesse, non si sono persi di vista secoli di storia. Per intenderci, oggi è possibile giocare alla tombola su internet grazie ai migliori siti legali di bingo online e stiamo parlando di un gioco che ha radici millenarie.

Ecco, la stessa dovrebbe fare Agrigento. Innovarsi sì, senza perdere di vista la propria identità.

Il marketing è fondamentale

Fare marketing turistico non è un delitto, anzi! Bisogna farlo. Ed è giunto il momento che la Sicilia, partendo da Agrigento, riesca a promuoversi come fanno altre terre che hanno molto di meno da offrire. Mancano diversi mesi all’appuntamento e l’ideale è quello di proporre un bando pubblico per permettere, a chi ha esperienza nel settore, di mettersi a disposizione per la propria terra.

Con le sue competenze. Facendo vincere il merito e non le eventuali affiliazioni politiche. Perché questa è una occasione unica per Agrigento che non può assolutamente gettare alle ortiche. Sarebbe davvero un peccato.

Bisogna sfruttare al massimo questa incredibile vetrina che può fare da volano anche per l’economica della città.

Migliorare la vita quotidiana delle persone

Questa occasione non deve essere semplicemente una opportunità ‘usa e getta’. Sarebbe necessario, infatti, che siano fatti interventi per migliorare la qualità di vita di tutti i cittadini che vivono ad Agrigento. E non fare soltanto iniziative turistiche. Ad esempio, se si decide di rifare tutte le strade che sono in uno stato vergognoso, non bisogna limitarsi solo a quelle turistiche ma anche a quelle di periferie. Perché non devono esistere cittadini di serie A e di serie B.

Almeno questa volta, riusciremo a non perdere il treno?

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