Un anno fa la tragica morte di Sergio Di Loreto,il ricordo della Questura di Agrigento
Il poliziotto fu colpito da un proiettile, forse partito dall’arma di un collega, durante una esercitazione nel poligono di tiro
È trascorso un anno esatto dalla tragica morte di Sergio Di Loreto, agrigentino, assistente capo della polizia deceduto all’interno del poligono di tiro di Soddì, in Sardegna, durante una esercitazione. Sergio, “Iron Man” per molti, aveva 48 anni. Il poliziotto fu colpito da un proiettile, forse partito dall’arma di un collega, mentre era intento a pulirla. Sergio era molto conosciuto ad Agrigento per vie della sua vena sportiva che lo aveva portato a gareggiare in diverse maratone ma anche a correre per le vie della città. Sempre col sorriso. Ai suoi funerali, celebrati lo scorso anno nella chiesa del quartiere di Villaseta, ha partecipato anche il Capo della Polizia di Stato Lamberto Giannini.
IL RICORDO DELLA QUESTURA DI AGRIGENTO
“E’ trascorso ormai un anno da quel tragico 23 novembre 2021, quando Sergio, poliziotto della questura di Agrigento è caduto in servizio, nell’adempimento del dovere. Chi era Sergio? Sergio era un integerrimo poliziotto che espletava il proprio servizio presso l’Ufficio di Gabinetto – Sezione Scorte e Tutele e successivamente alla Sezione Servizi; era un ragazzo innamorato di Agrigento, che amava la vita, adorava gli amici, la compagnia, il mare, il sole, il tramonto che fotografava sempre, instancabile atleta, adorava la bici e la corsa, partecipava a molte corse di IronMan, istruttore di difesa personale, cintura nera di arti marziali, passione che ha trasmesso al figlio più grande, era anche donatore di sangue. Il tempo passa ma il suo ricordo è ancora molto vivo nei familiari, nei colleghi ed amici ed in tutti coloro che hanno avuto l’onore ed il privilegio di conoscerlo. Per noi appartenenti alla Polizia di Stato, sua seconda famiglia, il modo migliore di mantenere viva la sua memoria è quello di svolgere con passione e dedizione il nostro servizio in favore dei cittadini, proprio come faceva lui.”