Agrigento

Un giorno al Pronto soccorso per una febbre, la segnalazione di una coppia di turisti: “un calvario”

La denuncia di una coppia di turisti di Genova che ha voluto raccontare la brutta esperienza vissuta al Pronto soccorso

Pubblicato 3 settimane fa

“Recarsi al Pronto soccorso di Agrigento è davvero un calvario. Siamo entrati alle 9 del mattino e siamo usciti alle 2.45 della notte; mio marito, diabetico, il venerdì accusava febbre alta e aveva una caviglia gonfia e allora decidiamo di recarci all’ospedale. Con un codice verde siamo rimasti in attesa per il primo triage fino alle 17 quando viene finalmente visitato, viene sottoposto agli esami del sangue e viene mandato in radiologia, e poi dalle 18.30 fino alle 2.45 della notte rimaniamo in sala d’attesa per avere il responso”.

Questa è la segnalazione che arriva alla redazione di Grandangolo da parte di una coppia di turisti arrivata da Genova che purtroppo ha vissuto questa brutta “esperienza” all’interno del Pronto Soccorso della città dei Templi. “Faccio questa segnalazione per l’inefficienza e la mancanza di precisione nelle prenotazioni, non volevamo certo passare davanti a codici rossi, ma non è normale rimanere un giorno interno in attesa di avere un responso sulle condizioni di salute di un paziente, senza contare la poca pulizia. Abbiamo diritto ad una assistenza decente e mi dispiace tanto per l’avvenuto anche perché non eravamo da soli e questa stupenda Città non merita una gestione così al limite”.

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