Agrigento

Vigili del fuoco, proclamato lo sciopero di categoria

I sindacati puntano il dito in particolare contro il ridimensionamento dell’organico operativo e l’adozione di “scelte incomprensibili” da parte del comandante Barbera

Pubblicato 57 minuti fa

Sale la tensione all’interno del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Agrigento, dove le principali sigle sindacali, Conapo, Fns Cisl, Uilpa e Ugl, hanno proclamato ufficialmente uno sciopero di categoria. La mobilitazione è stata annunciata dopo la mancata conciliazione con il comandante provinciale, Calogero Barbera, durante l’incontro tenutosi lo scorso 22 luglio alla presenza del Direttore regionale Vigili del fuoco Sicilia, Agatino Carrolo. Lo sciopero si concretizzerà con un sit-in di protesta sotto il palazzo della Prefettura di Agrigento in una data ancora da definire, con una formale richiesta di udienza al prefetto Salvatore Caccamo.

Al centro della protesta, secondo quanto dichiarato dalle organizzazioni sindacali, ci sarebbe “l’atteggiamento di ostilità adottato dal comandante Barbera, nell’ultimo periodo e la chiusura mostrata che non ha permesso lo sperato risultato — si legge in una nota diffusa dai sindacati—, ovvero convergere responsabilmente su tematiche di estrema importanza riguardanti non solo il soccorso pubblico e la difesa civile in ambito della provincia di Agrigento ma anche l’equa distribuzione dei carichi di lavoro del personale anche ai fini della sicurezza sui luoghi di lavoro”.

I sindacati puntano il dito in particolare contro il ridimensionamento dell’organico operativo e l’adozione di “scelte incomprensibili” che — a loro dire — starebbero mettendo a rischio l’efficienza del soccorso tecnico urgente e la sicurezza degli stessi operatori, proprio in un momento di estrema criticità, con la provincia colpita duramente dagli incendi. “Le nostre richieste — continua la nota — mirano a garantire una gestione equa dei carichi di lavoro e il rispetto degli accordi firmati, frutto di un confronto responsabile e collaborativo. Invece, ci troviamo davanti a decisioni unilaterali che compromettono la funzionalità del servizio di soccorso pubblico”.

Le sigle sindacali dichiarano quindi lo stato di agitazione permanente e annunciano di voler proseguire con tutte le forme di mobilitazione sindacale necessarie. L’auspicio espresso nella comunicazione ufficiale è quello di un ripensamento da parte delle istituzioni e di una rapida apertura al confronto per superare lo stallo attuale. In attesa della definizione della data del sit-in e di eventuali sviluppi istituzionali, resta alta l’attenzione sull’efficienza del sistema di soccorso in provincia, già messo a dura prova dall’emergenza incendi di queste settimane.

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