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“Abortì all’ottavo mese di gravidanza”, chiesta condanna di due medici 

La vicenda è collegata alla morte di un feto di otto mesi avvenuta nell’estate 2023

Pubblicato 16 minuti fa

Il sostituto procuratore della Repubblica, Maria Barbara Grazia Cifalinò, ha chiesto la condanna ad un anno e tre mesi di reclusione nei confronti di un ginecologo e di uno specialista per l’ipotesi di reato di aborto colposo.

Si tratta di Giovanni Lupo, medico in servizio all’ospedale Barone Lombardo di Canicattì, e Vincenzo Scattareggia. La vicenda è collegata alla morte di un feto di otto mesi avvenuta nell’estate 2023. L’inchiesta è nata in seguito all’esposto presentato dai genitori che avevano chiesto di fare luce su eventuali negligenze mediche.

Per l’accusa, che si basa sostanzialmente su una consulenza redatta da un pool di specialisti, Lupo non avrebbe disposto il ricovero ed il parto immediato – che forse avrebbe potuto salvare il feto – mentre Scattareggia avrebbe dovuto consigliare alla donna di recarsi subito in ospedale dopo aver appreso la situazione in corso. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Luigi Mulone e Fabio Li Calzi. La parte civile, invece, dall’avvocato Antonio La Cola. Il processo è in corso davanti il giudice Rossella Ferraro che ha rinviato l’udienza al prossimo 27 ottobre. 

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