Agrigento

Appello delle Istituzioni: “Situazione covid nell’agrigentino sta precipitando”

Appello congiunto delle istituzioni agrigentine: “terapie intensive quasi al limite”

Pubblicato 4 anni fa

Terapie intensive quasi esaurite, una media di cento nuovi contagi al giorno e otto zone rosse istituite negli ultimi giorni. La provincia di Agrigento sta attraversando indubbiamente il momento più difficile dall’inizio della pandemia ed è questo il concetto che è stato ribadito dai vertici delle Istituzioni in una conferenza stampa convocata d’urgenza al termine della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato dal Prefetto. 

“Se siamo diventati in breve tempo la terza provincia in Sicilia per nuovi contagi un motivo ci sarà – ha esordito il Prefetto Maria Rita Cocciufa – ed è anche semplice individuarlo: le persone, nonostante i divieti, escono e si riuniscono privatamente nelle case. Tutto questo ci porta ad alzare la soglia di attenzione ed entrare in una nuova fase, quella del rigore.” Per questo motivo già da alcuni giorni sono stati potenziati – con l’impiego di tutte le forze disponibili – le attività di controllo del territorio. Ma tutto questo – ovviamente – non può bastare se i cittadini per primi non capiscono che il virus cammina sulle proprie gambe e siamo noi i principali artefici del nostro destino. 

“Il fenomeno ha preso una brutta piega – ha dichiarato il commissario dell’Asp di Agrigento Mario Zappia – e continuando con questo trend entriamo in una fase di allarme. Il dato preoccupante è l’aumento dei ricoveri: 51 ordinari e 15 in terapia intensiva. Queste ultime sono al limite della soglia critica. Accertato anche un caso di variante brasiliana su un anziano di Canicattì che era ricoverato al Barone Lombardo. Stiamo effettuando i tamponi che al momento hanno dato esito negativo. Superata la soglia di allarme l’Asp di Agrigento ha un piano B per fronteggiare l’emergenza ma questo comporterebbe eventuali ripercussioni sul sistema sanitario provinciale. 

Intervento anche del sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè: “Ho poche armi a disposizioni per fronteggiare l’emergenza virus ma quelle che ho le uso con determinazione. In molti mi chiedono di chiudere le scuole ma ci sono gerarchie e statistiche da rispettare. Invito i miei concittadini a rispettare le regole perché questo egoismo danneggia e colpisce tutti quanti”.  

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