La seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta dal giudice Giuseppe Miceli con a latere i giudici Antonio Genna e Vincenzo Ricotta, ha disposto la condanna di tutti gli imputati nell’ambito dell’inchiesta “Antheo” che ha fatto luce su un giro di squillo e cocaina nell’omonimo locale di Licata. 

Il Tribunale ha condannato Mario Zirafi, 46 anni di Licata, alla pena di otto anni di reclusione e trenta mila euro di multa; Elisabetta Agata Adorna, 46 anni di Catania, alla pena di tre anni di reclusione e tremila euro di multa; Michelangelo Saporito, 49 anni di Caltanissetta, alla pena di tre anni e tremila euro di multa; Gicu “Gigi” Radu, 38enne rumeno ma residente a Licata, alla pena di cinque anni di reclusione. Non doversi procedere, per avvenuta prescrizione, nei confronti di Salvatore Spiteri, 36 anni di Licata, Paolo Di Pietro. Assolto perchè il fatto non sussiste Antonio Boccadoro.

Gli imputati, sono stati difesi, fra gli altri, dagli avvocati Davide Casà, Giuseppe Glicerio e Angelo Trigona,

Il processo scaturisce dall’inchiesta “Antheo” eseguita dalla Guardia di Finanza nel 2007.

L’accusa in aula è sostenuta dal sostituto procuratore della Repubblica Chiara Bisso.