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Covid-19 e scuola: si torna in classe a Sambuca, chiudono altri plessi in provincia

Coronavirus e scuola. Un binomio che nelle ultime settimane, in seguito ad un aumento esponenziale dei contagi in provincia di Agrigento, sta preoccupando non poco amministratori, personale scolastico, alunni e genitori. Nell’agrigentino sono tanti i sindaci che hanno disposto la chiusura delle scuole dopo aver riscontrato diversi casi e permettere dunque la sanificazione dei locali.  […]

Pubblicato 3 anni fa

Coronavirus e scuola. Un binomio che nelle ultime settimane, in seguito ad un aumento esponenziale dei contagi in provincia di Agrigento, sta preoccupando non poco amministratori, personale scolastico, alunni e genitori. Nell’agrigentino sono tanti i sindaci che hanno disposto la chiusura delle scuole dopo aver riscontrato diversi casi e permettere dunque la sanificazione dei locali. 

Nella giornata di ieri il sindaco di Canicattì, paese dove il numero degli attuali positivi ha raggiunto quota 80, ha disposto la chiusura di tutte le scuole comunali fino al 13 novembre. Stessa misura è stata adottata a Camastra dove il primo cittadino con ordinanza ha imposto lo stop.  Chiusa fino al 15 novembre la scuola media “Cacciatore” di Casteltermini in seguito alla positività di un alunno. Stop anche a Santa Margherita Belice dove il sindaco Franco Valenti firmerà a breve l’ordinanza di chiusura dei plessi. Il sindaco di Aragona Giuseppe Pendolino ha comunicato nella giornata di ieri la chiusura dei Plessi Fontes Episcopi e Petrusella dal 9 al 21 Novembre. A Palma di Montechiaro tutte le scuole rimarranno chiuse fino al 10 novembre. Il plesso Marullo di Porto Empedocle, in seguito alla positività di una insegnante, rimarrà chiuso nella giornata di oggi per la sanificazione dei locali. Stessa cosa avviene a Favara dove oggi i cancelli  dell’Istituto comprensivo Falcone e Borsellino di Favara resteranno chiusi 

Si ritorna, invece, a scuola a Sambuca di Sicilia. Il borgo agrigentino, il più colpito dall’inizio della pandemia, si prepara ad aprire i cancelli scolastici dopo 24 giorni di chiusura imposti dall’istituzione della “zona rossa” che è scaduta lo scorso 7 novembre.: “Premesso che questa Amministrazione ha monitorato costantemente l’evolversi della situazione venutasi a creare, voglio rassicurarvi sul fatto che si è mossa per assicurare l’incolumità dei nostri ragazzi, intervenendo in diverse direzioni” ha dichiarato il sindaco Leo Ciaccio: “chiedendo la chiusura delle scuole per sanificare i locali ancor prima che fosse dichiarata la zona rossa  -premurandosi di effettuare i tamponi per avere un quadro chiaro di quello che stava succedendo e per far sì che la nostra comunità potesse essere messa in sicurezza, per quanto possibile.. – attuando tutte le misure necessarie e in nostro potere; – dibattendo per ore ed ore con Prefetti, Questure, ASP… sempre nell’interesse della salvaguardia della nostra Comunità. Con lungimiranza siamo stati in grado di anticipare la crisi che mi auguro in altri paesi non si trovino mai ad affrontare. Dopo 24 giorni di chiusura, ci siamo premurati di far effettuare nuovamente la sanificazione dei locali. Sicuramente il ritorno a scuola comporterà un grande sforzo di collaborazione e flessibilità da parte di tutti, famiglie comprese, da cui scaturirà un rinnovato modello di scuola.” ha concluso il primo cittadino. 

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