Droga nell’agrigentino: chiesto rinvio a giudizio per gli indagati

La Procura della Repubblica di Sciacca, dopo la conclusione delle indagini, ha chiesto il rinvio a giudizio per diverse persone coinvolte nell’operazione antidroga denominata “Shrek”. La vicenda risale ad un periodo a cavallo tra la fine del 2010 e gli inizi del 2011 e i fatti riguardano presunti reati che sarebbero stati commessi a Burgio, Sciacca e Ribera. Inizialmente gli indagati erano 30, poi per alcuni di loro si è provveduto all’archiviazione. I magistrati chiedono il rinvio a giudizio, per i reati di spaccio di sostenza stupefacenti, in particolare di cocaina e hashish, per diversi soggetti coinvolti. Nello specifico la richiesta di rinvio a giudizio riguarda:

Salvatore Corbo (1969), residente a Sciacca; Giacomo Giuseppe Milici (1973), residente a Sciacca; Giuseppe Sannino (1979), residente a Burgio; Pasquale Garofalo (1967), residente a Sciacca;  Michele Sutera (1986), residente a Sciacca; Calogero Sarullo (1959), residente a Ribera Simone Chifari (1971), residente a Sciacca; Eugenio Bonsignore (1981), residente a Sciacca.

Stralciate le posizioni dei seguenti soggetti per competenza territoriale a Palermo:Massimo Altieri (1979), residente a Palermo; Gaetana Chifari (1980), residente a Palermo, moglie di Massimo Altieri; Antonio Megna (1973), residente a Palermo;Salvatore Giordano (1965) residente a Palermo; Luciano Puleo (1972), residente a Sciacca; Rosario Scalia (1974), residente a Palermo.

Secondo la pubblica accusa, l’approvvigionamento di cocaina e hashish sarebbe avvenuto a Palermo da Altieri, Giordano e Megna.