Giudiziaria

Inchiesta “Criminal Drinks”, 11 rinvii a giudizio: prosciolto architetto di Favara

Non luogo a procedere, per non aver commesso il fatto, per l'architetto di Favara Antonio Crapanzano

Pubblicato 2 settimane fa

Undici rinvii a giudizio, diversi proscioglimenti per non aver commesso il fatto o per intervenuta prescrizione, un patteggiamento e alcune posizioni stralciate che saranno definite separatamente. Lo ha disposto il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Manfredi Coffari, nel procedimento scaturito dall’inchiesta “Criminal Drinks”, un’inchiesta della  procura di Agrigento che ipotizza l’esistenza di una organizzazione criminale a carattere transnazionale in grado di creare e gestire fittizi depositi fiscali attraverso i quali viene simulata la movimentazione di ingenti quantitativi di bevande alcoliche che – è questa l’ipotesi accusatoria – materialmente non sarebbero mai arrivate da nessuna parte.

L’attività investigativa parte da Favara dove venne scoperto il primo deposito nel 2014. L’unico imputato agrigentino era l’architetto Antonio Crapanzano, 61 anni, di Favara. L’uomo, difeso dall’avvocato Salvatore Virgone, è stato prosciolto con sentenza di non luogo a procedere per non aver commesso il fatto. L’architetto, proprietario dell’immobile scelto per la sede di uno dei depositi ritenuti fittizi, era accusato di associazione a delinquere e in particolare di aver gestito l’istruttoria per far avere la licenza a quello che è considerato il capo dell’intero “cartello”, il cittadino belga Sebastien Hubert Albert Beatrice De Meersman, 44 anni. La posizione di quest’ultimo, ritenuto il personaggio chiave dell’intera inchiesta, è stata invece stralciata con il giudice che ha restituito gli atti al pubblico ministero. 

Il gup di Agrigento ha rinviato a giudizio: Francesco Cimineri, 61 anni, di Cirò Marina; Massimo Daniele, 63 anni, di  Pozzuoli; Sergio Santi, 68 anni, di Pietrarubbia; Giuseppina Gaddi, 67 anni, di Genova; Andrea Protti, 47 anni, di Mede; Kelly Mari, 42 anni, di Roma; Ana Shatku, 50 anni, albanese; Loris Shatku, 44 anni, albanese; Ivan Allievi, 55 anni, di Milano; Florin Daniel Mailat, 42 anni, romeno; Tommaso Di Giorgio, 73 anni, di Rho. Il processo a loro carico comincerà il prossimo 11 luglio davanti i giudici della prima sezione del tribunale di Agrigento presieduta da Alfonso Malato. Per alcuni degli imputati è caduto la contestazione più grave di associazione a delinquere ma comunque dovranno rispondere –  a vario titolo – di falsità in documento informatico, falsità ideologica aggravata in concorso. 

L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Elenia Manno, vedeva inizialmente 27 indagati. Secondo la procura di Agrigento questa “strategia criminale” avrebbe consentito ad una pluralità di soggetti esteri, “clienti” dell’organizzazione, di beneficiare, economicamente e finanziariamente, dell’apparente trasferimento delle merci in Italia (presso i vari depositi fiscali fittizi). La seconda fase dell’operazione “Criminal drinks”, che nella prima fase aveva anche condotto all’esecuzione di 4 ordinanze di custodia cautelare (3 in carcere ed 1 ai domiciliari) ha fatto registrare un importante risultato con l’arresto, a Londra, di un componente dell’organizzazione, dedita all’evasione delle Accise e dell’Iva mediante la creazione di depositi fiscali e movimentazioni fittizie di alcolici di provenienza comunitaria: Francesco Cimieri di Cirò Marina (KR) domiciliato a Londra, Old Brombton Road South Kensinghiton. Il capo dell’organizzazione sarebbe Sebastien Hubert Albert Beatrice De Meersman. Partendo da un primo  deposito a Favara nel settembre 2014, le indagini avrebbero poi svelato l’esistenza di almeno altri 8 depositi fiscali fittizi in tutta Italia. Gli interessi economici ruotanti intorno alla vicenda illecita ammonterebbero ad oltre 50 milioni di euro. 

Nel collegio difensivo gli avvocati Salvatore Virgone, Michele Galasso, Luca Orunesu, Valentina Bongiorno, Angelo Colucci, Luigi Troja, Rosario Tripodi, Roberto Catanzariti, Paolo Marandola, Chiara Sabba, Gaspare Cardella, Alessandra Silvestri. 

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