La firma della “Carta di Agrigento” chiude la “due giorni” su agenda europea e autonomie locali
Valorizzare il ruolo della cultura e della tutela del paesaggio nella definizione e affermazione dell’identità europea; Dare centralità ai comuni istituzioni più vicini ai cittadini e al territorio nell’attuazione delle politiche culturali; Facilitare l’accesso dei cittadini alla cultura incentivando i consumi culturali con particolare riferimento alle giovani generazioni; Aumentare nella nuova programmazione dei fondi europei […]
Valorizzare
il ruolo della cultura e della tutela del paesaggio nella definizione e
affermazione dell’identità europea; Dare centralità ai comuni istituzioni più
vicini ai cittadini e al territorio nell’attuazione delle politiche culturali; Facilitare
l’accesso dei cittadini alla cultura incentivando i consumi culturali con
particolare riferimento alle giovani generazioni; Aumentare nella nuova
programmazione dei fondi europei a favore delle aree in ritardo di sviluppo,
gli investimenti a favore della cultura prevedendo anche il sostegno di azioni di restituzione ai
cittadini del patrimonio diffuso con il partenariato pubblico privato e sociale
e il rafforzamento dei presidi culturali di base in particolare biblioteche di
pubblica lettura; Sostenere lo sviluppo delle relazioni in campo culturale fra
i paesi del mediterraneo anche con riferimento alle azioni di diplomazia
culturale.
Sono questi alcuni dei principali temi contenuti nella “Carta di Agrigento” che stamattina è stata firmata dal sindaco Calogero Firetto e dal presidente Anci Enzo Bianco al termine della due giorni promossa dal Comune di Agrigento e dall’Anci sulla nuova agenda europea e le autonomie locali.
Un
evento che
costituisce il primo passo verso una nuova proposta di agenda
europea per la cultura che metta al centro i Comuni e autonomie locali, per la
loro natura di terminale istituzionale di base, quali elemento fondamentale
delle politiche culturali.
Nel
calendario della seconda giornata si sono
sviluppati con il “panel” interessanti
dibattiti e testimonianze portate da
operatori comunali, assessori e sindaci su “La
crescita e lo sviluppo dei territori attraverso la cultura e la rete con il
terzo settore”.
Introdotti e
coordinati dal vicesegretario generale Anci
Antonella Galdi, nel corso del quale
sono intervenuti diversi rappresentanti dell’Anci. Dopo il progetto Urbact e le azioni delle città nella crescita dei territori, si è
passati al panel dedicato all’innovazione sociale, all’impresa culturale e al
terzo settore. Coordinati dal responsabile del dipartimento Cultura Anci, Vincenzo Santoro, si sono
confrontati Ugo Bacchella,
presidente Fondazione Fitzcarraldo,
Giovanna Barni, presidente CulTurMedia,
Claudio Bocci, direttore Federculture,
Marco De Giorgi della Funzione pubblica, Antonio
Mannino, direttore Etna Comics e Emanuela Presciani, responsabile
organizzativa del Teatro tascabile di
Bergamo.
Una delle
più seguite testimonianze l’ha portata il genovese Simone D’Antonio (Anci-Urbact)
offrendo diversi spunti per gli operatori
culturali affermando come la crisi del porto di Genova abbia costretto a ripensare la città insieme alla ridefinizione dei cittadini e
del loro impegno civico e culturale.
A
Genova infatti i cittadini sono
diventati gli “storyteller” della
propria città creando una forte connessione tra grandi eventi cittadini e
l’utilizzo dei social media. Altrettanto utili al dibattito le testimonianze di
Marino Cavallo di Bologna dove
da tempo il comune è impegnato in un esemplare modello di città collaborativa
nella conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico. Sotto
questo aspetto Cavallo si è riferito
agli spazi della “Rigenerazione”. Un
altro comune, quello di San Donà di
Piave con il suo assessore Daniele
Terzariol, ha portato la sua
testimonianza sulla rigenerazione umana e urbana della città che cambia. Al
punto che oggi Sandonà si chiama Sandonà d’Europa.
Molti altri interventi hanno fatto da
corollario alla variegata gamma di
proposte con il presidente regionale del Fai
Taibi.
Antonio Mannino in
chiusura di dibattito ha documentato in panel la “avventura” della sua
manifestazione “Etna comics” che in poco meno di un decennio è passata dalle
23 mila presenze alle 90 mila dell’ultimo evento del 2019 veicolando per la
città un giro di affari che va dai sei ai nove milioni di euro. Singolare
l’esperienza comunicata da Emanuela
Presciani responsabile organizzativa del Teatro Tascabile di Bergamo che si è riferita al partenariato
speciale e alla definizione di una cultura che si prende cura dei luoghi
rimarcando le produzioni teatrali che
richiamano presenze sempre più numerose e interessate.
La
firma della “Carta di Agrigento”
è stata siglata sul grande “tavolo
riflettente” di Michelangelo Pistoletto
ancora in mostra nel grande salone dell’ex-collegio
dei Filippini.