L’omicidio del rivenditore di auto a Favara, conclusi accertamenti irripetibili del Ris
Ancora accertament dei Ris nell'inchiesta sull'omicidio del rivenditore di auto di Favara
Concluso questa mattina, nella sede dei carabinieri del Ris di Messina, il giro di accertamenti irripetibili disposti dalla procura di Agrigento nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Francesco Simone, il rivenditore di auto ucciso con almeno quattro colpi di pistola lo scorso 7 dicembre a Favara. Gli ultimi esami, preceduti nelle scorse settimane da quelli di natura balistica e biologica, sono stati eseguiti con la microscopia elettronica, una tecnica in grado di generare sul campione in analisi immagini con ingrandimenti molto elevati fino a raggiungere risoluzioni a livello atomico. I risultati degli accertamenti sono attesi in tempi brevi e potrebbero dare una nuova, decisiva “spinta” alle indagini.
Inchiesta che ha già registrato un primo punto di svolta con l’iscrizione nel registro degli indagati del vicino di terreno della vittima. Attività investigativa, quella svolta dai carabinieri del Nucleo Investigativo guidati dal tenente colonnello Luigi Balestra e dal tenente colonnello Vincenzo Bulla, che fin da subito ha tracciato un profilo dell’accaduto alquanto vicino a dinamiche originate da banali e futili motivi che avrebbero scatenato la furia omicida dell’assassino. I militari dell’Arma, insomma, avrebbero individuato movente e presunto assassino già dopo le primissime investigazioni. L’indagato ha nominato quale difensore l’avvocato Giuseppe Barba mentre i familiari della vittima sono assistiti dall’avvocato Angelo Piranio.