Lotta al caporalato nell’agrigentino: dall’assistenza sanitaria ai trasporti, più servizi per i lavoratori
Naro, Canicattì, Ribera, Campobello di Licata e Caltabellotta i Comuni interessati del progetto
Contrastare i fenomeni legati al caporalato e salvaguardare la salaute dei lavoratori stagionali e della popolazione autoctona. Questi i temi al centro di una riunione presieduta da Antonio Scavone assessore regionale per la famiglia, le politiche sociali ed il lavoro presso la Prefettura di Agrigento, in presenza del prefetto Cocciufa, dei sindaci di Naro e Campobello di Licata e delle alte cariche militari.
“La regione ha messo in atto delle attività finalizzate a tutelare la salute dei migranti residenti negli insediamenti informali e a migliorare le condizioni di vita negli stessi insediamenti attraverso la fornitura di servizi essenziali e l’attivazione di strutture abitative dignitose,”dichiara l’assessore Scavone.
La Regione Sicilia ha sottoscritto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali apposita convenzione per la realizzazione delle attività del progetto “Supreme” con misure di assistenza sanitaria con interventi di screening socio sanitario, distribuzioni di kit igienico sanitari, e sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione, e un servizio gratuito che prevede l’utilizzo di 6 van da 9 posti per il trasporto di lavoratori stagionali dalle abitazioni ai luoghi di lavoro e ritorno.
Naro, Canicattì, Ribera, Campobello di Licata e Caltabellotta, Comuni dove si pratica raccolta agrumi, olive, uva e dove centinaia di lavoratori stagionali vengono impiegati dalle imprese agricole locali saranno le aree interessate del progetto per contrastare lo sfruttamento lavorativo.