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Mafia, Corte dei conti chiede 50 mila euro ad Antonello Nicosia 

La Procura della Corte dei Conti chiede risarcimento per danno immagine arrecato alla Pubblica amministrazione

Pubblicato 3 settimane fa

La Procura presso la Corte dei Conti ha avviato un procedimento di risarcimento dei danni a carico dell’ex esponente dei Radicali Italiani ed ex assistente parlamentare Antonello Nicosia, condannato con sentenza definitiva a 13 anni per associazione mafiosa e falso. A Nicosia i magistrati contabili chiedono 50mila euro per la lesione all’immagine arrecata alla pubblica amministrazione.

Nicosia era accusato di aver progettato estorsioni e omicidi insieme al boss di Sciacca Dimino e di essersi introdotto nelle carceri, sfruttando la sua veste di assistente parlamentare della deputata di Italia Viva Giusy Occhionero, per incontrare mafiosi detenuti.

Per la procura della Corte dei Conti Nicosia sarebbe “riuscito a schermare l’appartenenza mafiosa e a conseguire il diritto di eseguire visite ispettive presso tutte le carceri italiane. Gli accessi in carcere apparivano motivati da ragioni umanitarie e di tutela delle condizioni dei carcerati; il processo penale, tuttavia, ha avuto modo di provare che, in realtà, erano finalizzati anche a monitorare il pericolo che gli associati detenuti collaborassero con la giustizia”.

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