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Morti improvvise, Licata e Favara piangono Mara di 21 anni e Francesco di 45

Per la morte di Mara Burgio avvenuta a Licata il Pubblico ministero Giada Rizzo ha aperto un'inchiesta e disposto l'autopsia

Pubblicato 2 settimane fa

Morto per un malore improvviso”. Sono sempre più i casi che, purtroppo come stampa siamo costretti a comunicare, episodi incasellati in questa espressione e che interessano soprattutto persone ancora giovani o sotto i 50 anni. Nella provincia di Agrigento, a distanza di pochi giorni, due morti improvvise; il primo caso a Licata, nei giorni di festa della città nella ricorrenza del Santo Patrono di Licata S. Angelo, improvvisamente è morta Mara Burgio, una giovane ragazza di 21 anni a causa di un arresto cardiaco, e a Favara in queste ore ci ha lasciato Francesco Vetro di 45 anni, morto per un aneurisma cerebrale mentre si trovava a casa.

“La nostra Favara si è svegliata attonita. Un giovane nostro concittadino, un lavoratore, un padre, un marito, un amico, è morto per un malore improvviso.Conoscevo Francesco da anni, ci legava un sincero legame di amicizia e stima reciproca. Oggi siamo costretti a dirgli addio prima del suo tempo. Facendomi interprete del sentimento di dolore e smarrimento della nostra comunità mi stringo alla famiglia”. Queste le dichiarazioni del sindaco di Favara, Antonio Palumbo.

Non sappiamo cosa ci sia dietro le morti improvvise, ma è fondamentale prevenire e aderire alle giornate di screening gratuiti organizzati dall’Asp territoriale.

Io vorrei capire questo aumento di percentuali di morti improvvise a cosa è dovuto. Che si muore si sa e per noi credenti sappiamo che la morte è il passaggio all’eternità, per cui Dio ci ha fatti. Ma il silenzio di chi dovrebbe aprire una commissione di studio dei casi, mi fa più paura della morte. Dio Padre, vi accolga nella patria del Cielo. Preghiamo per le famiglie colpite da così grande dolore”. Queste le parole del parroco di Favara Don Marco Damanti.

Intanto, sul fronte giudiziario si registra l’iniziativa della Procura della Repubblica di Agrigento che ha aperto un’inchiesta (con l’ipotesi di reato di omicidio colposo a carico di ignoti) per fare luce sulla morte della ventenne di Licata. Il Pubblico ministero Giada Rizzo ha disposto l’autopsia affidando l’incarico al medico legale Sergio Cinque che consegnerà la sua relazione nei prossimi mesi.

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