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“O paghi o muori”, chiesta condanna per padre e figlio di Licata

Le accuse sono usura e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso

Pubblicato 3 anni fa

La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha avanzato la richiesta di condanna nei confronti di Antonino e Paolo Greco, padre e figlio, rispettivamente di 52 e 25 anni, per usura e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso (contestata solo al primo). L’accusa chiede 16 anni di reclusione per il genitore e 14 anni per il figlio.

Padre e figlio vengono fermati con relativo provvedimento dalla Squadra Mobile di Agrigento, guidata dal vicequestore Giovanni Minardi, e dai colleghi del commissariato di Licata nel maggio 2019 nell’ambito di una delicata inchiesta che ha scavato nel mondo dell’usura licatese. Fermo che si rese necessario perché, qualche giorno prima, i due avrebbero imposto una sorta di ultimatum ad una loro vittima: o paghi entro il 12 maggio o avrai gravi conseguenze per te e i tuoi familiari”.

La vicenda è oltremodo delicata e ha mostrato ancora una volta la scarsa collaborazione delle vittime di usura ed estorsione.

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