Agrigento

Operazione “Piramide”, tutti i nomi degli indagati

Gli altri 19 soggetti, residenti ad Agrigento, Racalmuto, San Cataldo, Grotte e Canicattì, sono stati invece sottoposti al divieto di dimora

Pubblicato 3 anni fa

di Giuseppe Castaldo e Irene Milisenda

Sono sette gli arrestati dell’operazione antidroga denominata “Piramide”, messa a segno dai carabinieri, fra le province di Agrigento e Caltanissetta: Mirko Salvatore Rapisarda, di 40 anni di Gela; Ignazio Agrò, 63 anni di Racalmuto; Salvatore Carlino, 31 anni originario di San Cataldo e residente a Canicattì; Salvatore Vetro, 45 anni di Favara; Sabrina Beatrice Palmeri, 38enne di Favara;Calogero Busuito, 50 anni di Grotte; Gianluca Taibi, 42 anni di Racalmuto.

Gli altri 19 soggetti, residenti ad Agrigento, Racalmuto, San Cataldo, Grotte e Canicattì, sono stati invece sottoposti al divieto di dimora nella provincia di Agrigento. Si tratta di Salvatore Busuito, di Ribera 21 anni ma residente a Grotte; Gianluca Attardo, 40 anni di Agrigento; Giuseppe Terrasi, 42 anni di Agrigento; Calogero Trupia,  36 anni di Agrigento; Alessandro Meli, 40 anni di Agrigento; Giuseppe Zambito, 59 anni di Realmonte; Michele Curcio,54 anni di Naro; Giuseppe Sorce, 34 anni di Canicattì;  Rosario Tannorella, 46 anni di Palma di Montechiaro; Salvatore Muratore,  48 anni di Canicattì; Antonio Giardina, 52 anni nato a Tortona ma residente a Canicattì; Mirko Benfante Picogna 39 anni, di Canicattì;  Giuseppe Di Bella, 38 anni di Canicattì; Carmelo Ventura, 40 anni di Canicattì; Lorenzo Virgone,  51 anni di Sommatino; Giuseppe Lalomia,  36 anni di San Cataldo ma residente a Canicattì; Francesco Albanito,  45 anni di San Cataldo ma residente a Canicattì; Gianluca Salvatore Mantione,  27 anni di San Cataldo ma residente a Racalmuto; Pietro Andrea Marchese Ragona,  30 anni nato a Caltanissetta e residente a Canicattì.

L’indagine è stata chiamata “Piramide” per via della struttura verticistica creatasi tra i vari pusher, collaboratori di questi ultimi e gli acquirenti. L’attività investigativa iniziata nel maggio 2019, coordinata dal maggiore Marco La Rovere che è a capo della compagnia dell’Arma di Agrigento, è stata avviata per contrastare il massiccio flusso di cocaina che dalla provincia giungeva sulle piazze di spaccio di Agrigento.

Abbiamo voluto abbassare questa crescente volonta’ di appropriarsi del territorio, ma anche il nostro desiderio di essere i tutori di qualsiasi parte del territorio e non lasciare mai delle zone d’ombra dimostrando che lo Stato c’e‘. Abbiamo dimostrato quindi che da Agrigento, Favara e Canicatti’ fino ai paesi del Nisseno, nessun territorio viene trascurato”, ha dichiarato il maggiore Marco La Rovere, a capo della compagnia dei carabinieri di Agrigento, durante la conferenza stampa tenuta per illustrare i dettagli dell’operazione antidroga “Piramide”.

Le investigazioni sono state svolte sia con metodi tradizionali: pedinamento e osservazione, sia con attività di natura tecnica: intercettazioni telefoniche/ambientali e sistemi di localizzazione satellitare Gps.

La strategia investigativa ha consentito di acquisire rilevanti riscontri probatori: sequestri, arresti e segnalazioni che hanno permesso di tracciare un ruolo ben definito degli indagati nello smerciare la cocaina sia all’ingrosso, piazzando quantitativi che si aggiravano tra i 50 ed i 100 grammi, sia al dettaglio con la vendita di singole dosi. Nel corso dell’attività sono stati sequestrati sei chili droga: circa 2 chili di cocaina e 4 di hashish.

Sono stati eseguiti anche 5 arresti in flagranza e 2 denunce, oltre a numerose segnalazioni amministrative. Il valore dello stupefacente sequestrato ammonta a circa 100 mila euro. Gli assuntori di stupefacenti hanno un’età variabile tra i 18 e i 60 anni.

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