Gruppi di continuità fuori uso, attivato piano di emergenza al San Giovanni di Dio
I cosiddetti Ups hanno iniziato a non funzionare più in sequenza, operazioni e ricoveri non urgenti rinviati a lunedì
Perché stia avvenendo, al momento, nessuno lo sa. Quello che è certo è che tutti parlano di fatto assolutamente inedito nella sua gravità e che nessuno nasconde la preoccupazione soprattutto per gli effetti di quanto potrà succedere in termini di assistenza territoriale.
Nei giorni scorsi chi ha avuto la (s)ventura di frequentare l’ospedale San Giovanni di Dio si è trovato a doversi confrontare con alcuni insoliti e ripetuti disservizi elettrici. A monte di questo c’è, stando a quanto trapela, un problema di funzionamento dei cosiddetti Ups, meglio conosciuti come gruppi di continuità. Un presidio essenziale in strutture come ospedali, perché garantiscono la presenza della corrente elettrica anche in caso di eventuali blackout: pensate, ad esempio, una sala operatoria che rimane al buio durante un intervento o un macchinario come un respiratore che si blocca di colpo.
Ebbene, e appunto, nessuno sa il motivo, molti di questi hanno smesso di funzionare e da ieri è scattato il piano di emergenza. L’Azienda ha infatti allertato prefettura, forze dell’ordine, protezione civile e altri organismi oltre che la società che gestisce il servizio elettrico.
Per il momento, rassicurano dall’Asp, non vi sono rischi per la continuità assistenziale delle emergenze, ma è stato data indicazione di rinviare ricoveri ed operazioni non urgenti a lunedì. Intanto si sta lavorando per ripristinare gli Ups ma, anche, per comprendere cosa è avvenuto e perché il sistema sia saltato.
Al momento, quindi, nessuna emergenza ma un allarme di livello rosso.


