Apertura

Si entra nella fase due: sì a visite parenti e fidanzati, no agli amici

Da domani (4 maggio) l’Italia entra nell’ormai famosa fase due con un alleggerimento delle fin qui abbastanza restrittive norme imposte per evitare la diffusione del Coronavirus. Sono oltre 4 milioni gli italiani che di fatto torneranno a lavoro e ci sarà anche la possibilità di far visita ai “congiunti”. Su quest’ultimo aspetto, che è stato […]

Pubblicato 5 anni fa

Da domani (4 maggio) l’Italia entra nell’ormai famosa fase due con un alleggerimento delle fin qui abbastanza restrittive norme imposte per evitare la diffusione del Coronavirus. Sono oltre 4 milioni gli italiani che di fatto torneranno a lavoro e ci sarà anche la possibilità di far visita ai “congiunti”. Su quest’ultimo aspetto, che è stato al centro di un dibattito, il governo ha spiegato che rientrano nella categoria coniugi, conviventi, parenti fino al sesto grado e affini, ad esempio i cugini del coniuge. Non si potrà invece far visita agli amici che non rientrano nella categoria dei “congiunti”.

Via libera anche all’attività motoria non più soltanto con il limite dei duecento metri dalla propria abitazione ma – sempre rispettando distanziamento sociale – anche oltre. Riparte parte del commercio all’ingrosso, l’edilizia, il settore tessile, automobilistico e della fabbricazione dei mobili. Diventano più facili anche gli spostamenti all’interno della propria regione di residenza ma non sarà consentito uscire al di fuori di essa se non per raggiungere la propria residenza.

In Sicilia, con l’ordinanza firmata il 30 aprile dal presidente Musumeci, c’è anche il via libera a raggiungere le seconde case purché non si faccia la spola continua con la prima.  Si possono celebrare i funerali, con un numero consentito di 15 persone, ma non c’è l’ok alla celebrazione delle messe. Per quest’ultime bisognerà attendere probabilmente la fine di maggio. Riaprono anche, seppur con ingressi contingentati, i cimiteri. Dovranno aspettare almeno fino al 18 maggio, invece, barbieri, parrucchieri ed estetiste. Per chi deve andare a lavoro, fanno sapere dal governo, non sarà necessaria l’autocertificazione ma basterà esibire un semplice tesserino.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

banner omnia congress