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Stalking a imprenditrice della movida, condannato 29enne. Lei sui social: “Si torna a respirare un pò” 

L'imprenditrice commenta: "Torno un po’ alla mia semplice vita, sperando di tornare ad essere riconosciuta e apprezzata per quel poco che faccio e non per il tanto che ho subìto"

Pubblicato 1 mese fa

Tre anni e sei mesi di reclusione per aver perseguitato nuovamente una imprenditrice e averle danneggiato il locale, tra i più noti della movida di Agrigento. Il giudice per l’udienza preliminare Micaela Ramondo ha disposto la condanna di Salvatore Russotto, 29 anni, per i reati di stalking e danneggiamento. Il tribunale ha altresì disposto il pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva in favore della persona offesa, rappresentata in aula dall’avvocato Calogero Meli.

La vicenda risale alla scorsa estate. Il giovane era già finito a processo per analoghi fatti ma era stato assolto poiché ritenuto parzialmente incapace di intendere e volere. Così, subito dopo la sentenza, era tornato alla carica con minacce, pedinamenti e atti persecutori. L’imprenditrice decise allora di denunciare l’accaduto anche sui social con un lungo post in cui manifestava la legittima paura per la propria incolumità. Il 29enne, nel luglio scorso, torna in azione violando il provvedimento del divieto di avvicinamento e danneggiando anche il locale dell’imprenditrice.

Nel nuovo processo a suo carico è stata disposta una ulteriore perizia psichiatrica che, a differenza della precedente, aveva escluso il vizio di mente. Oggi la sentenza con la condanna a tre anni e sei mesi di reclusione col rito abbreviato. L’accusa, sostenuta in aula dal procuratore aggiunto Salvatore Vella, aveva chiesto 4 anni di carcere.

Subito dopo il verdetto la persona offesa ha voluto così commentare la notizia: “Ci tengo a dire che questo post non è un inno di vittoria, non vince nessuno, anzi, forse abbiamo perso un po’ tutti perché non si dovrebbe mai arrivare a tanto. Però si torna a respirare un po’ e a riposare un po’ la testa quantomeno, questo si, e ne abbiamo bisogno, lo meritiamo. Non ho voglia di aggiungere altro. Non c’è altro da aggiungere più che altro. Peró ho trovato importante comunicare direttamente io questa cosa, anche e sopratutto per il rispetto e l’affetto che sento verso ciascuno di voi. Per quello che avete fatto; per quello che siete stati. Grazie davvero per la carezza che mi avete donato. Grazie a voi, al mio avvocato Calogero Meli, alla mia famiglia, ai miei amici e a tutti coloro che mi hanno e ci hanno sostenuti. Grazie. Torno un po’ alla mia semplice vita, sperando di tornare ad essere riconosciuta e apprezzata per quel poco che faccio e non per il tanto che ho subìto.”

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