Agrigento

“Tangenti all’Utc di Agrigento”, processo bis per tre imputati

Tre le posizioni che dovranno essere valutate

Pubblicato 3 anni fa

La Corte di Cassazione ha disposto, rinviando alla Corte d’Appello, un nuovo processo a carico di tre imputati coinvolti nell’inchiesta “Self Service” su un giro di tangenti all’interno dell’Ufficio tecnico comunale del comune di Agrigento legate al rilascio delle licenze edilizie. Tre le posizioni che dovranno essere valutate da una nuova sezione di giudici della Corte di Appello: si tratta di due vigili urbani – Rosario Troisi, 63 anni, e Calogero Albanese, 61 anni – e dell’ex dirigente dell’ufficio Sebastiano Di Francesco. A quest’ultimo, assolto “perchè il fatto non sussiste” dall’accusa di abuso d’ufficio, vengono mossi capi di imputazione analoghi per le quali è già intervenuta la prescrizione.

I giudici hanno, dunque, due strade: o assolverlo nel merito o disporre il non luogo a procedere. I due vigili urbani, invece, erano stati precedentemente condannati rispettivamente ad un anno e quattro mesi e ad un anno e due mesi. Anche in questo caso – con l’intervenuta prescrizione dei reati – gli imputati potranno essere assolti nel merito come richiesto dalla difesa. La Cassazione ha invece rigettato i ricorsi di Pietro Vullo, 52 anni, e Roberto Gallo Afflitto, 51 anni: i due, soci dello stesso studio, erano stati condannati in primo grado per poi beneficiare della prescrizione in secondo grado. Alla Cassazione chiedevano un’assoluzione nel merito che però non è arrivata. 

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