Cammarata

Lavoratori consorzio bonifica Ag3, presidio fisso a Ribera e Cammarata

Da mesi i dipendenti non ricevono lo stipendio e hanno deciso di incrociare le braccia

Pubblicato 4 ore fa

I dipendenti del Consorzio di Bonifica 3 Agrigento sono attualmente in una situazione di forte incertezza economica e sociale, con stipendi non pagati da mesi. La situazione ha portato a proteste da parte dei lavoratori, che hanno deciso di istituire un presidio permanente presso la sede del Consorzio in Contrada Spataro a Ribera e a Cammarata.

“Una problematica che si trascina da diversi anni e che ha raggiunto livelli non più tollerabili. È necessario arrivare a una soluzione definitiva, perché questa condizione di precarietà sta diventando insostenibile per tutti i dipendenti, molti dei quali sono padri di famiglia e mariti che portano avanti con dignità il loro lavoro”; dicono i sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil.

Lavoratori che hanno scelto di proseguire con la loro protesta pacifica, senza interrompere i servizi pubblici offerti alla comunità. 

 “Questi lavoratori sostengono con il loro impegno quotidiano un’agricoltura già messa a dura prova dalla siccità, preservando un patrimonio che è vitale per il nostro territorio. Non posso restare indifferente di fronte a questa situazione e seguirò personalmente ogni sviluppo, lavorando fianco a fianco con il Governo regionale per arrivare a una soluzione concreta”; dichiara Riccardo Gallo, deputato regionale di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana.

Oggi a Cammarata a manifestare solidarietà, sono stati il neo eletto Presidente della Provincia di Agrigento, Giuseppe Pendolino, il consigliere Giuliano Traina e il Vice Direttore del Consorzio di Bonifica della Sicilia Occidentale, ingegnere Pieralberto Guarino. Nei giorni scorsi presente anche i sindaci di Cammarata e di San Giovanni Gemini, rispettivamente Mangiapane e Zimbardo.

Con lo stato di agitazione in corso, oltre al rischio concreto di sospensione dell’irrigazione nei territori agricoli serviti, c’è anche la possibilità del blocco del servizio di erogazione di acqua potabile per uso zootecnico gestito dalla sede di Cammarata. Un servizio fondamentale che interessa i comuni di San Giovanni Gemini, Cammarata, Vallelunga Pratameno e Valledolmo, coprendo un’estesa rete acquedottistica di oltre 50 chilometri. La sua eventuale interruzione comporterebbe gravi ripercussioni per numerose aziende zootecniche del territorio, oltre che per molte utenze private che ne dipendono quotidianamente.

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