Cultura

Alla Biblioteca Lucchesiana convegno sulla collezione numismatica di Andrea Lucchesi Palli

L’evento è finalizzato alla presentazione delle ricerche scientifiche sul patrimonio numismatico della Biblioteca Lucchesiana

Pubblicato 37 minuti fa

Il 16 maggio 2025, alle ore 16.00 presso la Biblioteca Lucchesiana di Agrigento si svolgerà la manifestazione “ALLA RICERCA DEL MEDAGLIERE PERDUTO. Studi sulla collezione numismatica di Andrea Lucchesi Palli”. L’evento è finalizzato alla presentazione delle ricerche scientifiche sul patrimonio numismatico della Biblioteca Lucchesiana condotte dalla Prof.ssa Lavinia Sole, docente di Numismatica del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo. Il Coordinamento generale spetta, invece, ad Angelo Chillura (Direttore della Biblioteca Lucchesiana), Cristina Angela Iacono (Archivista e referente della Biblioteca Lucchesiana), Elisa Chiara Portale (P.O. di Archeologia classica del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo), Lavinia Sole, mentre i finanziamenti sono stati erogati dal Parco della Valle dei Templi di Agrigento. Hanno collaborato alla ricerca le studentesse dei Corsi di studio in Beni Culturali e Archeologia dell’Università di Palermo, Ginevra Cardile e Milena Barbuto. Le indagini chimico-fisiche sono state curate dai Proff.ri Maria Luisa Saladino e Francesco Armetta del Dipartimento STEBICEF dell’Università degli Studi di Palermo. 

Le ricerche basate su documenti di archivio, sulla ricerca bibliografica e sull’analisi di alcune evidenze numismatiche facenti parte del patrimonio della Biblioteca Lucchesiana hanno il merito di aver posto l’attenzione sulla passione del vescovo Andrea Lucchesi Palli, fondatore della Biblioteca, per le monete antiche, aspetto di cui ad oggi si sapeva ben poco. Il prelato, infatti, possedeva una ricca collezione numismatica – ammirata da molti viaggiatori del Grand Tour, tra cui Houël – che andò incontro alla dispersione dopo la sua morte (1768), in periodi diversi. Grazie agli studi dell’Università di Palermo è stato possibile comprendere quali furono le cause e le dinamiche della dispersione e i circuiti di spostamento delle monete dall’originaria collezione del vescovo. Infine sono state svelate la natura, la provenienza e le caratteristiche tecniche di 71 repliche di antiche monete di Akragas custodite in una teca di proprietà della Biblioteca: esse si distinguono per il particolare realismo che le rende modelli molto somiglianti agli originali, opera di maestranze ottocentesche inglesi di alto livello. 

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