Campobello di Licata

Campobello ricorda il centenario della nascita di Enrico Berlinguer

Concreta testimonianza iconica nelle opere di Silvio Benedetto e nelle parole del senatore ex Pci, Angelo Lauricella

Pubblicato 1 anno fa

Ricordate Enrico Berlinguer? Agrigento non ancora (e chissà quando) ma a Campobello di Licata è stato ricordato il centenario della nascita del segretario del Pci.

Quel 25 maggio del 1922 a Sassari  che è stato sovrastato da altri due centenari, quello di Pier Paolo Pasolini e di Leonardo Sciascia. E probabilmente per questa sinistra agrigentina asfittica ed eufemistica ha fatto comodo addirittura  non tentare nemmeno  il ricordo di una antica “egemonia” e una temperie politica e culturale che ha retto il paese per tanti anni. 

Lo ha fatto una “piccola città”, Campobello di Licata, senza toni roboanti e assolutori che hanno trovato una concreta testimonianza iconica nelle opere di Silvio Benedetto e nelle parole del senatore ex Pci, Angelo Lauricella insieme ad una enclave o cenacolo di artisti che Benedetto coltiva da anni.

Tre ricorrenze che hanno detto qualcosa di vero sotto la pelle della storia e che si sono intrecciate tra  Campobello e Racalmuto  dove a Casa Sciascia si sono incrociati Pasolini e Sciascia. Nel quadro di questi eventi a Racalmuto sono state aperte due importanti mostre che resteranno visibili al pubblico sino a 21marzo 2023.

Nella “Stanza dello Scirocco” «La parola e lo sguardo» di Silvio Benedetto presentata da Gaetano Savatteri, oltre cinquanta ritratti di scrittori del Novecento e contemporanei (tra tanti, Pirandello Kafka e Borges considerati da Leonardo Sciascia – anche lui nella mostra – i più importanti del Novecento). Parallelamente a Casa Sciascia la mostra «Epilogo» di Silvia Lotti, presentata da Stefano Casi, opere in dialogo con Pasolini. È prevista anche una mostra fotografica e bibliografica dedicata a Pier Paolo Pasolini

La mostra dell’italoargentino Silvio Benedetto e quella della ligure-romagnola Silvia Lotti non si fermeranno soltanto a Racalmuto, ma prevedono un seguito – in forma totale o parziale secondo le sedi – a Roma, Bologna e Rio Gallegos (Patagonia Argentina).

Di Silvio Benedetto ricordiamo soltanto, tra le tante, due importanti opere pubbliche: «La valle delle pietre dipinte» a Campobello di Licata e gli «Itinerari artistici nel Parco nazionale delle Cinque terre (Unesco)» in Liguria.

Il maestro italoargentino ha realizzato anche «Omaggio ad Empedocle» nel centro storico di Agrigento con Olga Macaluso e con Silvia Lotti autrice di un recente mural, «Fior de Calafate», a Rio Gallegos.

Un sodalizio “Sicilia -Argentina” a Racalmuto ha registrato momenti musicali e recitativi ( con la folk-singer Giovanna Caruana e la chitarra di Mario Ferrara, la poetessa Lella Falzone e l’attore Ignazio Marchese) e con una mostra di opere di artisti latinoamericani tra i quali una rarità: un’opera di David Alfaro Siqueiros il quale, insieme ad Orozco e Rivera (erano gli anni di Frida Kalo) componeva la storica triade di muralisti messicani.

La mostra personale di Silvio Benedetto intitolata «La parola e lo sguardo» comprende più di 50 opere di recente realizzazione. Sono ritratti di scrittori del ‘900 e contemporanei: Consolo, Cortazar, Maraini, Cordelli, Giuliana, Majakovskij, Neruda, Lorca, Palladino, Cavallaro, Deledda, Beckett, Thomas, Sengor, Sacks, Ungaretti, Perriera, Storni, Asturias, Brecht, Woolf tra tanti; immancabili Sciascia e i suoi scrittori preferiti Kafka, Pirandello e Borges, e certamente Pasolini al quale la mostra è dedicata.

La mostra personale di Silvia Lotti intitolata «Epilogo» è interamente dedicata a Pier Paolo Pasolini con presentazione di Stefano Casi, direttore artistico di Teatri di Vita di Bologna ed accurato studioso di Pasolini, e con dichiarazione dell’autrice.

L’artista ligure-romagnola presenta «Epilogo» – il suo dittico di grandi dimensioni realizzato ad acrilico su tela che dà il titolo alla mostra – ed altri dipinti ad acrilico su supporti rigidi, un ensemble polimaterico e una sequenza modulare in tecnica mista con variazioni compositive.

(foto di Diego Romeo)

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