Cultura

La giovane Monica Brancato presenta “A piedi nudi”, suo romanzo d’esordio

L'autrice sta lavorando ad una seconda pubblicazione, che non è collegata ad "A piedi nudi" ma sempre a tinte rosa

Pubblicato 3 anni fa

Nella cornice del bar PortaPò, venerdì pomeriggio la giovane (ad oggi in ascesa, ma tra poco affermata) scrittrice Monica Brancato ha presentato la sua prima pubblicazione, intitolata A piedi nudi. La presentazione è stata moderata da Salvo Di Caro e Alessandro Accurso Tagano. Edito da BookaBook, per tutte le 129 pagine si abbattono le barriere col lettore facendolo porre in prima linea davanti ad ogni scelta insieme a Ludovica, medico trentenne sicula e protagonista. Gli altri personaggi su cui verte la trama sono due uomini, Claudio e Peppe, due angeli custodi delle vicissitudini sentimentali di Ludo. Chi legge A piedi nudi vive un legame forte con i personaggi, grazie alla scelta narrativa di Monica Brancato di limitare i dialoghi fra loro intensificando la narrazione.

Adesso diamo spazio al prologo di A piedi nudi: “Questa è una storia di mare, d’amore, di orgoglio ferito: quello di Ludovica. Ma forse anche quello delle persone che hanno lambito le coste della sua vita frastagliata.L’amore si consuma in fretta con qualche messaggio su WhatsApp, è qui che corrono veloci tradimenti. E se prima per inciampare dovevi quantomeno essere distratto, oggi l’errore si genera rapidamente tra le maglie invisibili del Wi-fi. Impareremmo a conoscere un po’ Ludovica, racconteremmo di come ha perso il passo tante volte. Conosceremo Peppe, il braccio destro di Ludo, e Claudio, l’uomo che le ha stravolto la vita, che è diventato il suo porto sicuro quando fuori imperversa la tempesta.Un incontro, quello con Claudio, che non è arrivato subito. La vita ci mette di fronte a strade tortuose e impervie, i bivi non sono pochi e perdersi non è un eventualità remota, ma sono le strade che non avremmo mai pensato di battere che ci portano in posti che non avremmo mai immaginato. Durante le sue deviazioni Ludovica si è ritrovata con l’anima sbriciolata tante volte, prima di conoscere Claudio ha vissuto circostanze che l’hanno così ferita da sentire il suo cuore sgretolarsi, come un pannello di polistirolo strofinato su un muro ruvido da qualche bambino dispettoso. Le sferette si liberavano nell’aria in una polvere di minuscole palline bianche e regolari, sparpagliate come un dente di leone sul quale qualcuno ha soffiato con forza facendo di un fiore mille piccoli fiorellini. L’effetto non era nemmeno troppo sgradevole, sembrava che quelle piccole rotonde particelle di anima si muovessero in assenza di gravità, come se fossero al centro di una boule di niege scossa da chissà quale mano, con tale vigore che, dentro quell’atmosfera da souvenir, tanti piccoli pezzi di lei danzavano la Danza delle Ore di Ponchielli, come i fiori di Fantasia.”

Non resta che correre in libreria ad acquistare il libro oppure cliccare su questo link per comprarlo sul sito di BookaBook.

L’intervista di Alessandro La Rosa a Monica Brancato
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