Giudiziaria

Cinque tonnellate di cocaina sequestrate a Porto Empedocle, 3 condanne e 12 assoluzioni 

Si conclude con un vero e proprio colpo di scena il processo a carico dei quindici imputati coinvolti nell’inchiesta sul maxi sequestro di oltre 5 tonnellate di cocaina avvenuto al largo di Porto Empedocle nell’estate 2023

Pubblicato 19 ore fa



Tre condanne e dodici assoluzioni. Si conclude con un vero e proprio colpo di scena il processo a carico dei quindici imputati coinvolti nell’inchiesta sul maxi sequestro di oltre 5 tonnellate di cocaina avvenuto al largo di Porto Empedocle nell’estate 2023. Ancora oggi risulta essere il più grande sequestro di polvere bianca mai effettuato in Italia per un valore di 850 milioni di euro. 

Lo hanno stabilito i giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato. Gli unici imputati ad essere stati condannati sono Ergin Tahir Ayacun, 36 anni; Erkan Tekin, 40 anni; Yanis Bargas, 21 anni. Ai primi due sono stati inflitti 25 anni di reclusione mentre al terzo 20 anni di carcere. I tre membri turchi dell’equipaggio “Plutus” erano stati peraltro accusati – nel corso del processo – di aver picchiato, sequestrato e minacciato gli altri compagni di viaggio. Questi ultimi – 12 in totale – sono stati assolti dalle accuse e rimessi in libertà se non detenuti per altra causa. Si tratta di: Yaroslav Malenkov, 76 anni; Rasim Nov Husey, 59 anni; Orkhan Orujvon, 35 anni; Mehmet Kirmizigul, 36 anni; Ebubekir Ozbilen, 51 anni; Nurlan Mirzammadov, 31 anni; Murad Osmanov, 30 anni; Elmar Hamzayev, 27 anni; Nuh Bal, 51 anni; Birol Altin, 43 anni; Erkan Katircioglu, 50 anni; Onur Coskun, 26 anni. Il pm Federica La Chioma aveva chiesto per questi ultimi la condanna “soltanto” per il traffico e la detenzione di stupefacenti e non per l’associazione a delinquere. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Leonardo Marino, Giancarlo Liberati, Alessia Dzedzinska, Marco Scudo e Maria Paola Polizzi. 

L’INCHIESTA

L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia Federica La Chioma, non soltanto ha permesso di sequestrare cinque tonnellate di cocaina ma ha fatto anche luce su un articolato gruppo di trafficanti. Le indagini nascono dal ritrovamento di 56 chili di hashish nella disponibilità di due pregiudicati palermitani. L’attività investigativa ha così permesso di ricostruire i movimenti telefonici effettuati esclusivamente da utenze criptate olandesi. Si è così delineata, con il proseguo delle indagini, una ben radicata organizzazione criminale dedita al narcotraffico operativa tra la Sicilia e la Calabria. Il blitz scatta la notte del 19 luglio 2023. Gli investigatori tengono d’occhio la motonave Plutus, battente bandiera di Palau, piccolo arcipelago vicino le Filippine. L’imbarcazione effettua movimenti anomali, cambi di rotta, non comunica gli spostamenti alle autorità. Ed è proprio in quel momento che entra in scena il peschereccio “Ferdinando d’Aragona” che, a circa quaranta miglia dalle coste italiane, recupera una serie di pacchi gettati in mare. La Guardia di Finanza entra in azione e blocca il peschereccio, portandolo nel porto più vicino: Porto Empedocle. Vengono così rinvenuti ben 187 colli contenenti 24 panetti ciascuno: sono 5,3 tonnellate di cocaina. La nave Plutus, che aveva tentato una fuga, verrà bloccata in seguito e portata nel porto di Termini Imerese. 

CINQUE CONDANNE IN ABBREVIATO

Cinque mesi fa il gup del tribunale di Palermo, Marco Gaeta, ha inflitto sedici anni al capitano della nave Plutus, il russo Viktor Dyachenko, e a Vincenzo Catalano, comandante del peschereccio Ferdinando D’Aragona, di 35 anni di Bagnara Calabra. Condannati anche tre membri dell’equipaggio: Kamel Thamlaoui tunisino, 53 anni residente a Tricase (Lecce) che ha avuto 14 anni, mentre Elvis Lleshaj albanese e Samj Mejri tunisino, 48 anni, residente a Barcellona Pozzo di Gotto ne hanno avuti 12 . Inoltre sono state disposte multe da 100 mila euro per i due comandanti e 80 mila per i membri dell’equipaggio. Una volta scontata la pena per il capitano della Plutus e l’equipaggio il giudice ha disposto l’espulsione dall’Italia.

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