Giudiziaria

“Concorsi, appalti e nomine pilotate nella sanità siciliana”, 10 arresti

L'inchiesta ha portato alla luce "un collaudato meccanismo di 'addomesticamento' e 'manipolazione' di procedure di gara, pubblici concorsi e affidamenti

Pubblicato 1 anno fa

Appalti, nomine e concorsi pilotati nella sanità. Oltre 60 finanzieri del Comando provinciale di Trapani hanno eseguito 13 misure cautelari, emesse dal gip su richiesta della procura di Trapani, nei confronti di 13 persone di cui 2 in carcere, 8 ai domiciliari e 3 sottoposti all’obbligo o al divieto di dimora nel comune di residenza. Nell’inchiesta, denominata ‘Aspide’ sono indagate in tutto 17 persone. Le accuse, a vario titolo, sono corruzione, induzione indebita a dare utilità, turbata liberà del procedimento di scelta del contraente, truffa ai danni di ente pubblico, frode nelle pubbliche forniture, falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale, rivelazione di segreti d’ufficio, favoreggiamento personale e false attestazioni di presenza in servizio. L’inchiesta ha portato alla luce “un collaudato meccanismo di ‘addomesticamento’ e ‘manipolazione’ di procedure di gara, pubblici concorsi e affidamenti di incarichi dirigenziali all’interno delle strutture sanitarie trapanesi attuato, in un contesto collusivo e secondo una logica clientelare, con la compiacenza di alcuni pubblici ufficiali”.

Sono dieci le persone arrestate dalla Guardia di finanza nell’ambito dell’operazione ‘Aspide’ su appalti, nomine e presunti concorsi pilotati all’Azienda sanitaria provinciale di Trapani. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, su richiesta della locale Procura, è stata emessa dal gip Caterina Brigone per due degli indagati: Giuseppa Messina, di 64 anni, per il suo ruolo di Rup in una procedura negozionale, e Gioacchino Oddo, di 67 anni, direttore sanitario dell’Asp. Sono otto le persone che sono state poste agli arresti domiciliari: Fabio Damiani, 56 anni, direttore generale dell’Asp, Antonella Federico, 39 anni, per il suo doppio ruolo di dipendente Althea Italia e di responsabile di commessa dell’Associazione temporanea di impresa su apparecchiature mediche che sarebbero risultate non conformi al capitolato d’appalto; l’imprenditore Giovani Iacono Fullone, di 57 anni, che avrebbe ricevuto informazioni su una procedura di gara; il direttore dell’Unità operativa complessa Centro salute globale Antonino Sparaco, di 62 anni, che avrebbe ricevuto l’incarico grazie all’interessamento di Oddo. Indagati e posti ai domiciliari per l’omessa comunicazione di una positività al Covid il direttore sanitario di un laboratorio di analisi, Bartolomeo Gisone, e Alberto Adragna, di 65 anni. Il gip ha disposto i domiciliari per avere avuto informazioni su un concorso a un bando dell’Asp due dei partecipanti: Attilio Giuseppe Bonavires, di 42 anni, e Anna Lisa Bianco, di 44 anni, che, eletta in una lista civica della maggioranza, è presidente del Consiglio Comunale di Trapani. Gli indagati sono complessivamente diciassette e per tre di loro è stato disposto l’obbligo di dimora. Tra gli indagati anche dipendenti dell’Asp assenteisti che dopo avere attestato la presenza in ufficio se ne allontanavo arbitrariamente.

Le indagini, partite dalla verifica della regolarità di un bando di gara indetto dall’Asp di Trapani per la fornitura di attrezzature sanitarie necessarie per fronteggiare l’emergenza Covid-19 da destinare ai reparti di terapia intensiva, avrebbero portato alla scoperta “di significative carenze e condotte distorsive nella gestione e nello sviluppo della procedura d’urgenza bandita, andando quindi a turbarne la procedura di aggiudicazione ad esclusivo vantaggio di una spa già contrattualmente legata all’Asp trapanese”. Per l’accusa, “il demansionamento e la soppressione di strutture tipiche dell’Asp, voluti dal management sanitario del tempo, avrebbero finito con l’attribuire i compiti di valutazione, progettazione, collaudo e predisposizione dei capitolati delle gare d’appalto in capo ad una sola persona esterna all’amministrazione e contrattualmente legata alla spa, andando così sostanzialmente ad attribuire al controllato anche il ruolo di controllore”.

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