Csm, riparte la discussione per la nomina di Procuratore di Roma
In corsa anche il magistrato agrigentino Marcello Viola
Si e’ riaperta al Csm la discussione sulla nomina del procuratore di Roma dopo che il Consiglio di Stato ha annullato la delibera con con cui a marzo del 2020 era stato scelto l’allora aggiunto Michele Prestipino.
A riprendere in mano il dossier la Commissione Direttivi da poco rinnovata nella sua composizione, presidente il togato Antonio D’Amato (Magistratura Indipendente)e relatore il laico M5s Fulvio Gigliotti. Al centro della prima seduta questioni procedimentali legate alle sentenze della giustizia amministrativa, che se sciolte a breve, potrebbero portare la prossima settimana al voto sulla proposta per il plenum.
Il Consiglio di Stato ha dato ragione a due dei concorrenti, che hanno impugnato la nomina di Prestipino: il pg di Firenze Marcello Viola, nel 2019 candidato della maggioranza e poi escluso dalla rosa dei papabili, una volta esploso lo scandalo dell’hotel Champagne costato la radiazione dalla magistratura a Luca Palamara e la sospensione e le dimissioni a 5 consiglieri del Csm; e il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, uscito sconfitto dalla competizione con Prestipino.
Per il massimo organo della giustizia amministrativa, non solo Viola e’ stato escluso immotivatamente (era del tutto estraneo alla presunte “trame” di Palamara) ma il Csm avrebbe confrontato in maniera illegittima le sue attitudini con quelle di Prestipino, non considerando i ruoli diversi ricoperti, lui di Pg e l’altro di procuratore aggiunto. Questione di titoli superiori anche nel caso di Lo Voi.
Il Csm aveva preferito Prestipino per la sua conoscenza delle mafie tradizionali che gli ha consentito di cogliere l’originalita’ della situazione romana. “Non si comprende come tale capacita’ non potesse essere riconosciuta anche a Lo Voi”, ha obiettato Palazzo Spada, evidenziando che questi, a differenza del suo concorrente, dal 2014 e’ “titolare di incarico direttivo”, cioe’ e’ procuratore. Tra due settimane, il 23 novembre, ci sara’ l’ultima pronuncia sulla vicenda: la Cassazione si esprimera’ sul ricorso di Prestipino che accusa il Consiglio di Stato di “eccesso di potere” .
Ma la Commissione Direttivi potrebbe non aspettare sino a quella data per decidere una partita difficilissima, anche perche’ si incrocia con altre importanti nomine. Come la scelta del successore di Francesco Greco al vertice della procura di Milano, che vede Viola tra i 9 concorrenti, assieme al procuratore di Bologna Giuseppe Amato e a quello di La Spezia Antonio Patrono, oltre all’aggiunto milanese Maurizio Romanelli. In ballo c’e’ anche la nomina del nuovo procuratore nazionale antimafia: tra i candidati potrebbero esserci Lo Voi e il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. (ANSA).