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Dissalatore Porto Empedocle, il sottosegretario Morelli: “Un risultato tangibile e duraturo”

Al sopralluogo presente il commissario per l'emergenza idrica Nicola Dell'Acqua e il senatore Germanà

Pubblicato 1 giorno fa



Le fasi di realizzazione dei tre dissalatori sono ormai alle ultime battute e nelle prossime settimane entreranno in funzione. Nell’impianto di Porto Empedocle sono stati completati il riempimento delle condotte di adduzione e scarico a mare, i test elettrici, idraulici e l’osmosi inversa.  Dai primi di agosto entreranno in rete fino a 120 litri di acqua al secondo che aumenteranno la dotazione idrica per un bacino di circa duecentomila persone.

“Abbiamo ottenuto un risultato storico. Siamo qui oggi non solo per verificare l’avanzamento dei lavori, ma per ribadire un impegno preciso: portare soluzioni concrete e rapide dove c’e’ un bisogno urgente. Il dissalatore in costruzione a Porto Empedocle e’ la prova che lo Stato sa intervenire, quando serve, con decisione e responsabilita’. Porto Empedocle oggi rappresenta un modello, qui non si parla, si agisce. E’ questa l’Italia che serve, ed e’ questo lo stile con cui affrontiamo le emergenze: in silenzio, ma con risultati tangibili e duraturi”. Queste le parole del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessandro Morelli insieme al commissario per l’emergenza idrica Nicola Dell’Acqua e il Senatore Nino Germanà, a margine del sopralluogo presso il sito individuato per l’installazione dell’impianto mobile di dissalazione a Porto Empedocle, uno dei tre previsti nell’ambito del piano straordinario per il contrasto alla crisi idrica in Sicilia.

Per il commissario nazionale per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua “il lavoro condiviso tra Regione, Governo centrale e struttura commissariale dimostra come la sinergia istituzionale sia lo strumento più efficace per rispondere in modo strutturato e tempestivo alle sfide che il cambiamento climatico ci impone“.

Gli impianti, realizzati da Acciona, azienda leader del settore del trattamento delle acque, e gestiti da Sicilacque, società del gruppo Italgas, finanziati con 100 milioni di euro di risorse pubbliche, di cui 90 milioni a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027.

Nei pressi della sede Enel presenti in un sit-in di protesta, pacifico, il comitato civico Mare Nostrum, Legambiente e Mareamico, che hanno consegnato al commissario Dell’Acqua una petizione firmata da 500 cittadini e da alcuni Consiglieri Comunali di Porto Empedocle dove contestano il sito del nuovo dissalatore mobile chiedendo tempi, modalità e finanziamenti certi per il completamento della così detta “Fase 2” che prevede il trasferimento a Trapani del Dissalatore mobile di Porto Empedocle e il “revamping”, cioè il riutilizzo, del dissalatore fisso nella zona ex ASI, ad est del porto. “Chiediamo di sapere come mai l’intervento sia stato realizzato su un’area in concessione demaniale a un soggetto privato, piuttosto che sull’area pubblica ASI, ma anche di conoscere nel dettaglio quale sia lo strumento amministrativo con il quale si garantisce, e per quanto tempo, la “convivenza” tra la centrale elettrica ENEL e il dissalatore per uso idropotabile”, dicono gli attivisti.

A tale domanda il commissario Dell’Acqua ha risposto: “a livello tecnico dove sono stati progettati e costruiti gli impianti sono stati abbandonati e dopo le verifiche effettuate abbiamo visto che ci sono dei problemi di attingimento delle acque in quelle zone a causa dei fondali. Qui, avevamo un attingimento che aveva dato ottimi risultati all’Enel in questi anni, perchè avevano una struttura che utilizzavano per la centrale, e per il tempo che avevamo a disposizione eravamo sicuro di poter investire qui”.

Nella stessa mattinata anche il presidente della Regione Renato Schifani ha effettuato un sopralluogo presso l’impianto di Porto Empedocle accompagnato dall’assessore all’Energia Francesco Colianni, dal prefetto di Agrigento Salvatore Caccamo e dal capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina. “Sono soddisfatto – ha dichiarato Schifani – dei progressi raggiunti a Porto Empedocle. L’obiettivo che ci eravamo prefissati si avvicina e i tempi sono stati rispettati. Quando i tre impianti saranno pienamente operativi, insieme ad altre fonti attivate in questi mesi, sarà possibile alleviare le difficoltà nelle province di Agrigento, Trapani e Caltanissetta, tra le più colpite dalla siccità”.

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