Favara, sparatoria dopo lite per un gatto: al via accertamenti tecnici
Alla base della discussione, degenerata in sparatoria, l’uccisione di un gatto davanti l’abitazione dei contendenti
Il sostituto procuratore della Repubblica Maria Barbara Grazia Cifalinò ha disposto accertamenti tecnici sull’ogiva, sullo stub e sulle impronte isolate su un’auto di uno dei due indagati coinvolti nella sparatoria avvenuta a Favara lo scorso 28 marzo. La vicenda è quella della lite tra Nicolò Presti, 44 anni, e Giovanni Scarabeo, 29 anni. Alla base della discussione, degenerata in sparatoria con il ferimento del più giovane dei due, l’uccisione di un gatto davanti l’abitazione dei contendenti.
Secondo quanto ricostruito, anche grazie alle dichiarazioni di alcuni testimoni, Presti picchiò Scarabeo e gli sparò ad una mano. Nell’inchiesta c’è un terzo indagato, rimasto a piede libero, che avrebbe accompagnato il 44enne. Scarabeo è assistito dall’avvocato Salvatore Cusumano mentre gli altri due indagati dagli avvocati Davide Casà e Domenico Russello.