Giudiziaria

Giustizia, il Tar conferma Marcello Viola procuratore di Milano

Il procuratore capo di Milano è originario di Cammarata

Pubblicato 1 anno fa

Nessuna illegittimità nel provvedimento con il quale il 7 aprile dello scorso anno il Csm ha deliberato il conferimento a Marcello Viola dell’Ufficio direttivo di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano. L’ha deciso il Tar del Lazio con due sentenze con le quali ha respinto i ricorso proposti dal Procuratore di Bologna Giuseppe Amato, e dal Procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli.

I giudici amministrativi, dopo aver illustrato in premessa la specifica disciplina del procedimento per il conferimento degli Uffici direttivi e semidirettivi dei magistrati nonché confermato la preclusione al sindacato giurisdizionale della valutazione sull’opportunità e la convenienza dell’atto dell’organo di governo autonomo della magistratura, hanno ritenuto che “non può ritenersi illogica la valutazione operata con riferimento alla comparazione” dei curricula proposti.

Rispondendo poi in maniera tecnica agli specifici motivi di ricorso – quasi tutti incentrati sulla valutazione compiuta in merito agli indicatori specifici in sede di formulazione del giudizio comparativo – per il Tar “la prevalenza attribuita è stata argomentata sulla base di considerazioni del tutto logiche e coerenti con il dato normativo”. In più, “la scelta operata è stata adeguatamente argomentata, senza che le valutazioni espresse abbiano evidenziato alcun contrasto con la disciplina di riferimento né aspetti di irragionevolezza”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *