Giudiziaria

La banda degli spaccaossa, finti incidenti per truffare assicurazioni: 19 condanne

Un gruppo di truffatori che per frodare le banche organizzavano finti incidenti con vere ferite, quasi sempre fratture procurate a povera gente

Pubblicato 1 anno fa

 La quinta sezione della Cassazione ha confermato diciannove condanne e ha annullato con rinvio in altri tre casi, per le vicende criminali della banda palermitana degli spaccaossa, un gruppo di truffatori che per frodare le banche organizzavano finti incidenti con vere ferite, quasi sempre fratture procurate a povera gente. I complici della truffa milionaria, che accettavano di farsi spaccare braccia e gambe per compensi irrisori, sono stati pure condannati, anche se a pene minori. Si trattava di pratiche dolorosissime e anche pericolose: gli imbrogli furono infatti scoperti dalla Procura di Palermo con le operazioni Tantalo 1 e Tantalo 2, partendo dalla morte di un cittadino tunisino da tempo residente nel capoluogo siciliano, Yakoub Hadri, che in una di queste simulazioni di incidenti (ma con danni fisici veri e spesso irreparabili) perse la vita.

La Squadra mobile di Palermo, piazzando microspie, condusse la prima operazione che fece scoprire un mondo sommerso fatto di urla lancinanti e di danni accettati per incassare 2-300 euro, mentre gli organizzatori ne intascavano fino a cento volte di piu’. Dal 2018 sugli spaccaossa hanno indagato anche carabinieri e Guardia di finanza. Fino alla realizzazione di una serie tv su questo tema. Sono state scoperte anche collusioni e interessi mafiosi dietro il grande affare. Per tre posizioni, acclarata la responsabilita’ penale, si devono solo verificare alcune aggravanti e attenuanti e dunque stabilire la pena definitiva: annullamento con rinvio in appello, a Palermo, dunque, nei confronti di Francesco Faija, inteso Berlusconi, la cui pena attuale e’ fissata in 14 anni e 9 mesi; Francesco La Monica (7 anni) e Isidoro Faija (10 mesi con la sospensione condizionale della pena). Ecco invece le condanne: Gesue’ Giglio ha avuto 16 anni e 2 mesi; Alfredo Santoro 14 anni, un mese e 10 giorni: loro due rispondono dell’omicidio preterintenzionale di Yakoub Hadri; Rita Mazzanares 8 anni, 5 mesi e 10 giorni; Mario Modica 6 anni e 2 mesi; Carlo Alicata 4 anni, 10 mesi e 20 giorni; Giuseppe Mazzanares 4 anni, 6 mesi e 20 giorni; Antonino Santoro 4 anni, un mese e 20 giorni; Domenico Schillaci 3 anni, 10 mesi e 20 giorni; Maria Silvestri 3 anni e 8 mesi; Cristian Pasca 3 anni, 6 mesi e 20 giorni; l’avvocato Graziano D’Agostino 3 anni e 4 mesi; Monia Camarda 3 anni e 2 mesi; Massimiliano Vultaggio 3 anni; Piero Orlando 2 anni e 6 mesi; Mario Fenech, perito assicurativo, e Gaetano Alicata 2 anni e 4 mesi a testa; Letizia Silvestri, Salvatore Di Gregorio, Antonio Giglio 2 anni e 2 mesi ciascuno.

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