Giudiziaria

Tangenti, sequestrati 155 mila euro a ex consulente Totò Cuffaro

Articolato e collaudato sistema di truffe finalizzato alla percezione indebita di erogazioni pubbliche riguardanti il settore agricolo

Pubblicato 3 anni fa

Un provvedimento di sequestro beni per un valore di 155mila euro e’ stato eseguito dalla divisione Anticrimine della questura di Trapani nei confronti dell’imprenditore di Mazara del Vallo S. C., di 60 anni. Il sequestro e’ stato disposto dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trapani su proposta congiunta del Procuratore Nazionale Antimafia e del Questore di Trapani, al termine di approfondite indagini patrimoniali.

Esperto agricolo e gia’ consulente dell’ex governatore Salvatore Cuffaro, condannato per favoreggiamento aggravato alla mafia, l’uomo e’ stato indagato in relazione ad un articolato e collaudato sistema di truffe finalizzato alla percezione indebita di erogazioni pubbliche riguardanti il settore agricolo. All’imprenditore erano stati contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe, corruzione, concussione e dichiarazioni fraudolente mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, conclusosi, tuttavia, con archiviazione per intervenuta prescrizione. In particolare tra il 2004 e il 2005, esercitando un controllo occulto sul Consorzio Sikelia, avrebbe percepito illecite dazioni di danaro (ammontanti, appunto, alla somma complessiva di 155mila euro) per l’erogazione di contributi pubblici in favore della societa’ Irsa amministrata da altri soggetti anche loro indagati.

Nei confronti dell’indagato e dei suoi familiari il Tribunale ha pertanto disposto il sequestro di conti correnti e rapporti bancari per un ammontare equivalente alla somma considerata provento delle tangenti percepite affinche’, mediante i suoi contatti con funzionari e pubblici amministratori della Regione, nonche’ del Ministero della Attivita’ Produttive, agevolasse l’elargizione di contributi in favore di aziende operanti nel settore agricolo.

Nel dettaglio, tra il 2004-2005, secondo le accuse, esercitando un controllo occulto sul Consorzio Sikelia – societa’ consortile agricola con sede a Delia (Caltanissetta) che raggruppava numerosi imprenditori siciliani dei settori cerealicolo e vitivinicolo – aveva percepito illegittimamente 155 mila euro per l’erogazione di contributi pubblici in favore della societa’ Irsa – con sede a Guarrato (Trapani) attiva nella ricerca in campo agricolo – amministrata da altri soggetti indagati nel medesimo procedimento penale sopra menzionato. Nei confronti dell’indagato e dei suoi familiari conviventi il tribunale ha pertanto disposto il sequestro di conti correnti e rapporti bancari per un ammontare di 155 mila euro, somma considerata provento delle tangenti percepite affinche’, mediante i suoi influenti contatti con funzionari e pubblici amministratori della Regione, nonche’ del ministero della Attivita’ produttive, agevolasse l’erogazione di contributi in favore di aziende agricole.

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