Smaltimento illecito dei barconi a Lampedusa, Legambiente: “Pronti a costituirci parte civile”
Legambiente valuterà "i presupposti per la costituzione di parte civile" nell'inchiesta della Procura di Agrigento
Legambiente valuterà “i presupposti per la costituzione di parte civile” nell’inchiesta della Procura di Agrigento sull’area di stoccaggio di barconi e ribadisce la richiesta di “allontanare i relitti da Lampedusa con autotreni o pontoni, senza procedere ad alcuna lavorazione sull’isola, ambiente assai fragile e territorio privo di tanti necessari presidi”.
“Come ente gestore della riserva naturale Isola di Lampedusa, che si trova prossima al deposito dei relitti sequestrato – affermano Giuseppe Alfieri, presidente di Legambiente Sicilia e Angelo Dimarca, direttore della Riserva – avevamo presentato alcune segnalazioni. L’agenzia delle Dogane (che appalta il servizio di recupero e demolizione dei barconi), sollecitata tempo fa da una nostra richiesta di accesso agli atti, a tutt’oggi non ci ha reso copia delle autorizzazioni ambientali da noi richieste e ha comunicato che le demolizioni sarebbero avvenute all’interno di cassoni chiusi (bilici), situazione che parrebbe essere invece drammaticamente smentita dai rilievi fotografici della guardia di finanza”.