Agrigento, estorsioni mafiose: agli sgoccioli Appello per Massimino e sodale
Nuova udienza del processo, che si sta celebrando avanti la quarta sezione penale della Corte d’Appello di Palermo, a carico di Antonio Massimino, 51 anni, e Liborio Militello, 52 anni, coinvolti nell’operazione della Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento che li arrestò – nel novembre 2016 – per tre presunte richieste estorsive ai danni di due […]
Nuova udienza del processo, che si sta celebrando avanti la quarta sezione penale della Corte d’Appello di Palermo, a carico di Antonio Massimino, 51 anni, e Liborio Militello, 52 anni, coinvolti nell’operazione della Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento che li arrestò – nel novembre 2016 – per tre presunte richieste estorsive ai danni di due imprenditori agrigentini.
Nella giornata di ieri il procuratore generale Rita Fulantelli ha chiesto e prodotto le carte dell’inchiesta Kerkent – operazione del marzo 2019 che svelò la scalata di Massimino a capo della famiglia mafiosa di Agrigento – mentre la il collegio difensivo ha prodotto il dispositivo del Riesame con il quale venivano annullati due dei tre episodi di estorsione contestati ai due imputati.
In primo grado il gup del Tribunale di Palermo Fabrizio Molinari aveva assolto Antonio Massimino (recentemente condannato a 7 anni e 4 mesi per detenzione di armi) mentre aveva condannato a 4 anni Liborio Militello, considerato il braccio destro del boss di Villaseta. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Giovanni Castronovo e Salvatore Pennica.
Il processo riprenderà il prossimo 20 maggio per la requisitoria del procuratore generale.