Licata

Licata, blitz “Halycon”: Lutri resta in carcere perchè “spregiudicato e a disposizione dei clan mafiosi”

Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Maria Cristina Sala ha depositato le motivazioni con le quale ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere a Lucio Lutri, 60 anni, dipendente dell’assessorato regionale all’Energia ed ex maestro venerabile della loggia massonica “Pensiero e azione” del Grande Oriente d’Italia di Palermo arrestato […]

Pubblicato 5 anni fa

Il Giudice per le
indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Maria Cristina Sala ha
depositato le motivazioni con le quale ha applicato la misura della custodia
cautelare in carcere a Lucio Lutri, 60 anni, dipendente dell’assessorato
regionale all’Energia ed ex maestro venerabile della loggia massonica “Pensiero
e azione” del Grande Oriente d’Italia di Palermo arrestato nell’ambito dell’operazione
“Halycon” che ha portato in carcere sette appartenenti a mafia e massoneria.

Scrive il giudice: “In maniera del tutto spregiudicata e
disinvolta forte anche del suo incarico istituzionale di funzionario della
Regione siciliana e soprattutto della privilegiata rete di relazioni
intrattenute quale esponente di loggia massonica con azioni spregiudicate e
disinvolte si è messo a completa disposizione dell’associazione mafiosa.
Appare in primo luogo del tutto inverosimile
ritenere che egli non fosse a conoscenza della caratura mafiosa dei soggetti
frequentati, come pure del tutto inverosimile risulta l’affermazione che lo
stesso Lutri fosse ignaro delle finalità illecite degli incontri con i predetti
soggetti e della loro attività oggetto di discussione illiceità che traspare
evidente in diversi punti delle conversazioni intercettate… né l’indagato ha
offerto una valida spiegazione in merito alla sua così ampia disponibilità
dimostrata sulle richieste di suoi interventi o interessamenti per la
risoluzione di questioni tra le più variegate dal settore dell’agricoltura al
settore finanziario bancario sanitario ovvero persino giudiziario”.

Lutri ha mostrato di
essere al servizio del clan licatese guidato dal “professore” Giovanni Lauria
ed ha anche mostrato di essere “ben
consapevole del contributo offerto alla consorteria mafiosa ed invitato i
propri interlocutori a spegnere i telefonini per evitare di essere
intercettati”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *