Mafia

Mafia a Sciacca: chiesti 20 anni per Antonello Nicosia e boss Dimino

Chiesti venti anni di carcere per l'ex collaboratore parlamentare Nicosia e il boss Dimino

Pubblicato 3 anni fa

I sostituti procuratori della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo – Geri Ferrara e Francesca Dessì – hanno avanzato la richiesta di condanna nei confronti di quattro imputati (stralcio abbreviato) dell’inchiesta Passepartout. Le richieste più pesanti sono state inoltrate a carico di Antonello Nicosia e Accursio Dimino. Entrambi sono accusati di associazione mafiosa: al primo viene anche contestata la circostanza di aver fatto da “postino” per i boss detenuti nelle carceri siciliane dove, grazie al ruolo di collaboratore parlamentare della deputata di Italia Viva, Giusi Occhionero, riusciva ad entrare. Il secondo, già condannato due volte per mafia, è accusato di essere di fatto il nuovo boss della famiglia mafiosa di Sciacca.

Nell’inchiesta sono coinvolti anche i due fratelli Luigi e Paolo Ciaccio nei confronti dei quali l’accusa ha chiesto la condanna rispettivamente a due anni e quattro mesi e due anni e due mesi di reclusione. Nello stralcio ordinario – invece – figurano la stessa deputata Occhionero, accusata di falso, e Massimiliano Mandracchia, accusato invece di favoreggiamento aggravato. L’operazione Passepartout (non un nome a caso) viene eseguita dai carabinieri del Ros nel novembre del 2019. Dalle carte dell’inchiesta sono emersi anche rapporti tra la famiglia di Sciacca e quelli di Castellammare del Golfo e contatti frequenti con esponenti italo-americani. 

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