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Mafia, Lombardo: “Il mio è stato un processo illogico”

"Non la chiedo io una risposta, ma autorevolissimi magistrati, ai quali qualcuno dovrebbe darla. La domanda è perché questi 12 anni di processo?

Pubblicato 2 anni fa

“Non la chiedo io una risposta, ma autorevolissimi magistrati, ai quali qualcuno dovrebbe darla. La domanda è perché questi 12 anni di processo? E’ stato processo illogico”. Lo ha detto l’ex governatore della Sicilia ed ex leader del Mpa Raffaele Lombardo commentando a Catania la sentenza della Cassazione che ha giudicato inammissibile il ricorso della Procura generale di Catania contro la sentenza del 7 gennaio del 2022 che lo aveva assolto dalle imputazioni di concorso esterno alla mafia e di reato elettorale aggravato dall’avere favorito il clan Cappello.

L’ex presidente della Regione Siciliana, che si dimise dall’incarico di governatore dopo l’avvio dell’inchiesta, ha incontrato i giornalisti a Catania insieme con i suoi legali, l’avvocato Maria Licata e il professore Vincenzo Maiello. Lombardo si è detto “amareggiato” dalla vicenda giudiziaria, di aver assistito ad un “continuo martellamento su fatti poi dimostratisi infondati dal punto di vista penale nel corso del dibattimento” e parlando di “una stampa che ha preteso di dettare l’agenda dell’azione giudiziaria”. “Non mi sento né felice, né liberato – ha spiegato – ormai è una cosa che resta dentro, non basta una sentenza per cancellare questa sensazione”.

“Traggo dalla prima sentenza della Cassazione (che aveva annullato con rinvio la una prima sentenza della Corte d’appello, ndr) – ha aggiunto Lombardo un aggettivo che io ritengo si debba applicare a questo processo: illogico. Sembra incredibile, ma io credo che lo sia stato perché ho la presunzione di sostenere che ci sono, e sono pronto a ricredermi su questa mia affermazione, pochi uomini politici o amministratori che hanno inferto alla mafia danni più cospicui di quelli che gli ho inferto io. E a proposito di voto di scambio o di corruzione elettorale – ha osservato l’ex governatore della Sicilia – è negli atti del processo che la mafia ha votato per altri uomini politici e per altri partiti piuttosto che per me”.

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