Mafia, morto in ospedale il boss Benedetto Capizzi
Capizzi, storico esponente della "cupola" doveva scontare due ergastoli ed era detenuto in regime di 41 bis
E’ morto all’eta’ di 79 anni il boss palermitano di Villagrazia Benedetto Capizzi, che stava scontando l’ergastolo ma da alcuni mesi era stato trasferito in ospedale, a Milano, dal carcere di Opera, dove era detenuto. Proprio nel capoluogo lombardo Capizzi e’ deceduto. Mafioso della primissima ora, era tornato in auge nel 2008, quando poi era finito in carcere per non uscirne mai piu’: coinvolto nell’operazione Perseo, era stato ritenuto responsabile del primo tentativo di ricostituzione della Cupola di Cosa nostra, a capo della quale aveva cercato di collocarsi.
Alle trattative fra boss aveva partecipato dagli arresti domiciliari, ottenuti grazie anche ad alcuni espedienti come il pungersi la zona anale per fingere che nelle feci ci fosse sangue. Un sistema doloroso ma efficace e soprattutto difficile da comprendere: solo le intercettazioni lo svelarono e Benedetto Capizzi fu tra i cento mafiosi di Palermo e provincia finiti in cella il 16 dicembre 2008. Il blitz dei carabinieri fermo’ quel tentativo di rifare l’organo di vertice di Cosa nostra, molto controverso e mai andato in porto perche’ all’epoca era vivo Toto’ Riina e ci sarebbe voluto il suo avallo, secondo alcuni capiclan ortodossi.
Ma Capizzi, nella sua sete di potere, era pronto a passare anche sulla volonta’ del capo dei capi corleonese, poi morto nel 2017. E a quel punto il nuovo tentativo di rifare la commissione si fermo’ di fronte a un nuovo blitz dei carabinieri, 10 anni dopo il primo, a dicembre del 2018, quando era tutto pronto per incoronare il capo di Pagliarelli, Settimo Mineo.