Catania

Mafia, sequestrata la società di calcio Misterbianco

Sequestrata dai finanzieri di Catania la societa’ calcistica Asd Citta’ di Misterbianco, militante nel campionato di promozione siciliano di Serie C. Le indagini eseguite dal Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania hanno consentito di porre i sigilli alla societa’ sportiva e tutti i rapporti bancari e conti correnti. Il sequestro preventivo e’ conseguente […]

Pubblicato 5 anni fa

Sequestrata dai finanzieri di Catania la societa’ calcistica Asd Citta’ di Misterbianco, militante nel campionato di promozione siciliano di Serie C.

Le indagini eseguite dal Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania hanno consentito di porre i sigilli alla societa’ sportiva e tutti i rapporti bancari e conti correnti. Il sequestro preventivo e’ conseguente alle misure personali e ai sequestri eseguiti lo scorso novembre nell’ambito dell’operazione “RevolutionBet” che ha disvelato il trasferimento illegale del complesso finanziario e di risorse dell’Asd Lineri, allora sottoposta a sequestro, alla Asd Citta’ di Misterbianco (costituita un mese prima dell’esecuzione dell’operazione RevolutionBet). Tra gli elementi a sostegno del provvedimento odierno spiccano sproporzionati flussi di denaro per oltre 600 mila euro, non compatibili ne’ contabilmente giustificati dalla gestione dell’attivita’ sportiva.

Nella rosa dei calciatori tesserati con la societa’ nella Lega Nazionale Dilettanti spiccano il figlio e il nipote di Carmelo Placenti emerso quale promotore del clan “Gruppo Placenti”, colpito il 14 novembre scorso nell’operazione. Alla cosca Placenti e’ riconducibile l’assetto societario e anche quello della gestione calcistica, essendo le comunicazioni della federazione indirizzate alla sua abitazione a Misterbianco. Il gruppo criminale Placenti, negli anni 2011 -2015, aveva ricoperto il ruolo di “master” nell’area catanese per conto del noto marchio “Planetwin365”, per poi conseguire un autentico salto imprenditoriale assurgendo al primario ruolo di bookmaker in grado di imporsi nel mercato regionale del gaming on-line con una rete commerciale di 8 master sotto i quali hanno operato 28 commerciali, 7 sub-commerciali e 20 presentatori. Gli ingenti guadagni legati alla raccolta delle scommesse erano stati reintrodotti nel circuito economico legale mediante l’acquisizione di svariate attivita’ commerciali, la maggior parte delle quali operative nel gaming, aventi le loro sedi in Italia, Gran Bretagna e Malta.

Gli accertamenti patrimoniali condotti dai Finanzieri di Catania hanno disvelato, in capo al gruppo Placenti, l’esistenza di un patrimonio sproporzionato rispetto alle capacita’ reddituali e, per le attivita’ commerciali, schermato mediante fittizie intestazioni.

A margine degli eventi inerenti l’operazione “Revolution Bet”, le cui indagini in corso di svolgimento dallo scorso novembre hanno condotto al sequestro della società Asd Città di MisterbiancoSKS365 precisa nuovamente, come già sottolineato dalle Autorità, che l’attuale proprietà e il nuovo management dell’azienda e del suo brand planetwin365 sono totalmente estranei alle indagini. L’attuale SKS365 ribadisce il proprio sostegno alle forze dell’ordine nella lotta alle attività di organizzazioni criminali che danneggiano il mercato italiano del gioco legale. Dopo gli episodi che hanno portato allo smantellamento di una fitta rete illecita attiva in particolar modo sul territorio siciliano, la società precisa, infatti, che il provvedimento giudiziario e le indagini delle Autorità fanno esclusivo riferimento a persone associate a SKS365 in passato.

Come specificato già lo scorso 14 novembre nel comunicato della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria (una delle tre Procure impegnate nella maxi-operazione insieme a Bari e Catania), infatti: “Va precisato, con riferimento alla SKS365 che le investigazioni hanno riguardato esclusivamente la proprietà/management che ha gestito la società fino al 2017, ovvero prima della sua cessione ai nuovi proprietari, nei cui confronti non sono emersi elementi di responsabilità”.

Come ufficialmente riportato negli atti presentati dagli inquirenti in sede Dipartimento Nazionale Antimafia, l’attuale società SKS365 è da ritenersi dunque estranea a quanto accaduto ed emerso dalle indagini.

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