Mafia

Stragi 1992, Baiardo indagato per calunnia e false dichiarazioni ai pm

Oggi la procura ha depositato al riesame altra documentazione a sostengo della richiesta di arresto

Pubblicato 2 anni fa

La Dda di Firenze ha indagato Salvatore Baiardo anche per il reato di false dichiarazioni al pm: ai magistrati fiorentini avrebbe detto che il 19 luglio 1992, giorno della strage di via d’Amelio a Palermo, Giuseppe Graviano era con lui e che era stato fermato da un appartenente alle forze di polizia. Le indagini degli inquirenti avrebbero però smentito questa ricostruzione. E’ quanto si apprende a Firenze.

La procura del capoluogo toscano gli avrebbe inoltre contestato anche la diffusione di notizie coperte da segreto per aver riferito dell’interrogatorio avuto il 27 marzo scorso con i pm del capoluogo toscano. Le due nuove ipotesi di reato sono stati contestate stamani in occasione dell’udienza davanti al Tribunale del riesame di Firenze che deve decidere della richiesta della procura di una misura di custodia cautelare per Baiardo, dopo il diniego del gip, per i reati di calunnia nei confronti di Massimo Giletti e del sindaco di Cerasa Giancarlo Ricca.

A Baiardo la procura contesta anche il favoreggiamento nei confronti di Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi. Oggi la procura ha depositato al riesame altra documentazione a sostengo della richiesta di arresto. Da quanto emerso avrebbe chiesto la misura di custodia cautelare anche per i due nuovi reati contestati, richiesta poi non più avanzata dopo l’opposizione della difesa.

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