Messina

Truffa ai danni di una banca e di un ordine professionale, 3 misure cautelari

I tre - qualificandosi come delegati di un ordine professionale - avrebbero tratto in inganno l'istituto bancario inducendolo a compiere, per conto dell'ordine professionale, un bonifico bancario per un importo di quasi 20 mila euro in favore di uno degli indagati

Pubblicato 54 minuti fa

Una truffa ai danni di una banca e di un ordine professionale è stata scoperta dalla Polizia di Stato che ha arrestato due uomini e ne ha sottoposto un terzo all’obbligo di dimora. Gli agenti hanno eseguito, infatti, un’ordinanza cautelare emessa dal gip di Patti su richiesta della locale Procura, a carico di un sessantenne residente nella provincia di Ferrara e un ventenne residente nella provincia di Ravenna, posti ai domiciliari, e di ventunenne residente nella provincia di Bologna, per cui è scattato l’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Sono accusati di truffa aggravata commessa, in concorso tra loro, ai danni di un istituto bancario e di un ordine professionale del comune di Patti. Le indagini degli agenti del commissariato di Patti sono scattate dopo la denuncia di un istituto bancario. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Polizia, i tre uomini – attraverso diverse richieste di assistenza e un falso mandato di pagamento – qualificandosi come delegati di un ordine professionale di Patti, avrebbero tratto in inganno personale dell’istituto bancario inducendolo a compiere, per conto dell’ordine professionale, un bonifico bancario urgente per un importo di quasi 20.000 euro in favore di uno degli indagati.

L’immediato intervento dei poliziotti ha consentito, tuttavia, di rintracciare e di bloccare la quasi totalità delle somme versate dall’istituto bancario, ancor prima che gli indagati potessero prelevarle o, comunque, farne perdere le tracce. Le successive indagini, anche attraverso l’analisi dei flussi bancari, hanno permesso di identificare gli auttori della truffa e di disporne l’interrogatorio preventivo da parte del gp di Patti che ha disposto le misure cautelari. I provvedimenti sono stati eseguiti dai poliziotti della Squadra mobile di Ravenna, della Squadra mobile di Ferrara, del commissariato di Lugo e del Commissariato di Imola che hanno rintracciato i tre indagati.

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