Fabio Amato, per Licata politica e sostanza
di Gaetano Cellura
Il dottor Fabio Amato ha inaugurato ieri sera (corso Umberto 37) la propria sede elettorale per le elezioni comunali della fine di maggio. Parliamo prima della novità politica che rappresenta la candidatura dell’archeologo licatese. Il fatto cioè che attorno a lui, attorno a questa sua candidatura a sindaco della città comincia a nascere, e potrebbe svilupparsi, un’alternativa a quel centrodestra che da trent’anni ormai governa Licata. Un embrione dunque di fronte progressista su cui lavorare e chiedere consensi. Quel fronte progressista di cui dal 1994 a Licata si sono perse completamente le tracce – colpa dei partiti di sinistra innanzitutto, della loro perdita di idealità, del loro complessivo snaturamento e dell’abbraccio mortale (a livello nazionale e continentale) con le politiche neoliberali dominanti di cui hanno fatto le spese maggiormente le classi lavoratrici europee. Ora che il vaso è davvero colmo; ora che molti punti di convergenza si riscontrano in campo nazionale e regionale tra il M5Stelle, che propone Fabio Amato candidato sindaco di Licata, e il Pd che lo sostiene insieme a una delle liste di Cateno De Luca, credo sia più che giusto lavorare per una prospettiva di governo locale che non ha precedenti (se non lontani appunto) nella storia amministrativa della città.
Bene ha fatto dunque l’onorevole licatese Angelo Cambiano del M5Stelle a farsene promotore e artefice e a vederne tutti gli elementi innovativi. D’altra parte, se venisse eletto, Fabio Amato rappresenterebbe la terza svolta generazionale da quando esiste l’elezione diretta del primo cittadino. Dopo quella che Cambiano stesso ha rappresentato nel 2015 e Angelo Biondi nel 2003.
Ma la novità politica della candidatura di Amato nulla sarebbe, semplice discussione accademica, se non fosse accompagnata – questa l’impressione che si è avuta ieri sera durante l’inaugurazione del comitato elettorale – dall’entusiasmo che la circonda. C’era una marea di persone – uomini, donne, giovani – in corso Umberto. Segnale importante di un progetto che cammina, in cui molti giovani credono, e di una realtà cittadina da leggere finalmente con lenti nuove. E questo è l’aspetto sostanziale della candidatura di Fabio Amato: il sostegno e l’entusiasmo trasversali che lo circondano. Più importante senza dubbio della novità politica di cui abbiamo prima parlato. Perché si vince se si parla a tutti, non solo al proprio elettorato di riferimento. E quanto più trasversale è questo elettorato, più crescono le possibilità di dare visibilità e concretezza a un progetto di città. La corsa è difficile e tutta in salita. Fabio è il primo a saperlo. Ma sa anche che se mondi nuovi lo circondano è perché a quei mondi è in grado di parlare.