Palermo

La tragedia del Bayesian, il 30 aprile al via operazioni di recupero del veliero 

L'operazione, che si annuncia molto complessa, dovrebbe aiutare gli investigatori a chiarire le cause del misterioso naufragio costato la vita a sette persone

Pubblicato 2 ore fa

L’ultima data l’ha comunicata la Capitaneria di Porto di Palermo dopo due rinvii. Le operazioni di recupero del Bayesian, il veliero del tycoon britannico Mike Lynch, affondato al largo di Porticello la notte del 19 agosto dell’anno scorso, inizieranno mercoledì 30 aprile. L’operazione, che si annuncia molto complessa, dovrebbe aiutare gli investigatori a chiarire le cause del misterioso naufragio costato la vita a sette persone: oltre al magnate morirono annegati la figlia diciottenne Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e la moglie Judy, il legale Chris Morvillo e la moglie Neda, oltre al cuoco di bordo Recaldo Thomas.

La Capitaneria di Porto ha comunicato alle marinerie l’interdizione alla navigazione in un’area di 650 metri dal punto in cui si trova lo yacht, colato a picco durante una tempesta a quasi 50 metri di profondità. L’area sarà off limits fino al completamento delle operazioni che saranno affidate alle società Hebo Maritiemservice e Smit International. Nella zona interdetta, che non potrà neppure essere sorvolata, sarà vietato navigare, ancorare o sostare con qualsiasi imbarcazione, effettuare immersioni subacquee e attività di balneazione e pesca. Al largo di Porticello sarà installata la Hebo Lift 10, una gru galleggiante che si trova ora ormeggiata nel porto di Rotterdam. Poi sarà tagliato l’albero maestro alto 72 metri e pesante oltre 24 tonnellate. Una volta recuperato, il Bayesian sarà trasportato nel porto di Termini Imerese. Dall’analisi dell’imbarcazione gli inquirenti si attendono risposte per cercare di stabilire se l’affondamento sia stato causato da una catena di errori umani, come ipotizzato inizialmente dalla Procura di Termini, o se vi siano altre possibili piste da seguire. Nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio colposo plurimo e naufragio colposo, sono finiti tre componenti dell’equipaggio: il comandante neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffith che era di guardia in plancia la notte della tempesta. Dopo l’affondamento fu chiesta una sorveglianza rafforzata sul relitto, nel timore che dati sensibili custoditi nelle casseforti di Lynch potessero interessare governi stranieri. Secondo la Cnn, il fondatore dell’azienda di cybersicurezza Darktrace e proprietario del superyacht, sarebbe stato in possesso di informazioni altamente riservate legate ad alcuni servizi di intelligence occidentali contenute in due hard disk crittografati che potrebbero interessare anche a governi stranieri, tra cui Russia e Cina. Un capitolo, quello dei segreti custoditi da Lynch, che ha alimentato dubbi e dietrologie sul naufragio del Bayesian.

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